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Trifle di crema al pistacchio e riciclo dell’ultimo pandoro!,

  • sabrina
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  • 16 Febbraio 2023
  • Con l’ultimo pandoro del Natale scorso ho preparato finalmente il mio primo Trifle.

    Con l’ultimo pandoro del Natale scorso ho preparato finalmente il mio primo Trifle. Continue reading “Trifle di crema al pistacchio e riciclo dell’ultimo pandoro!,”

    Mini meringhe variegate alla barbabietola, con riciclo degli albumi

  • sabrina
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  • 3 Febbraio 2021
  • Non so voi, ma io mi trovo spesso con qualche albume da riciclare,

    Non so voi, ma io mi trovo spesso con qualche albume da riciclare, Continue reading “Mini meringhe variegate alla barbabietola, con riciclo degli albumi”

    Pane alle foglie di carota

  • sabrina
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  • 9 Luglio 2019
  • Una delle cose che più mi incuriosiscono è la cucina del riciclo, quel tipo di preparazioni anti-spreco che inevitabilmente ti portano a pensare fuori dagli schemi.

    Una delle cose che più mi incuriosiscono è la cucina del riciclo, quel tipo di preparazioni anti-spreco che inevitabilmente ti portano a pensare fuori dagli schemi. Continue reading “Pane alle foglie di carota”

    Spezzatino di bufala e recupero del bollito

  • sabrina
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  • 17 Ottobre 2016
  • E con la carne di bufala utilizzata per fare il mio brodo viola, cosa mi invento? Dopo il brodo che sembra preparato da Alice nel paese delle meraviglie, in collaborazione con il cappellaio matto, per riutilizzare la carne, ritorno su terreni più concreti, anzi solidi e decido di ispirarmi all’amato Trentino. Per non sprecare nulla, […]

    E con la carne di bufala utilizzata per fare il mio brodo viola, cosa mi invento? Dopo il brodo che sembra preparato da Alice nel paese delle meraviglie, in collaborazione con il cappellaio matto, per riutilizzare la carne, ritorno su terreni più concreti, anzi solidi e decido di ispirarmi all’amato Trentino. Per non sprecare nulla, decido di destinarla alla cena e subito mio marito storce un po’ il naso, perché il bollito non è certo il suo piatto preferito, ancor meno se la carne risulta più dura e stopacciosa, poiché ha ceduto tutti i suoi succhi al brodo! Occorre un po’ di astuzia per riciclare la carne senza rinunciare ai suoi sapori e profumi. Ed ecco un buon spezzatino. Cotto adagio con spezie fresche e  funghi porcini essiccati  per dare aroma e morbidezza a questo trancio di bufala che ora profuma di alloro, ginepro e  funghi! ma sopratutto si scioglie in bocca. A completare questo piatto ricco, ci pensano loro,le  buone fette di pane casereccio per una scarpetta ad opera d’arte!

    INGREDIENTI:

    •  carne di bufala utilizzarta per fare il brodo (anche la carne di manzo se preferite)
    • 1 manciata abbondante di funghi porcini essiccati
    • 2 foglie di alloro fresco
    • 4 bacche di ginepro
    • pepe macinato fresco
    • 300 ml di passata di pomodoro (io ho usato quella casalinga)
    • 1/2 scalogno
    • una noce di burro
    • sale fino

    PROCEDIMENTO:

    Almeno 1 ora prima di preparare lo spezzatino, mettere in ammollo in acqua tiepida i funghi essiccati.

    Tagliare tutta la carne da brodo a pezzetti piccoli e tenerla da parte.

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    Far appassire lo scalogno tritato finemente con il burro.

    img_7701

    Prima che inizi a colorire aggiungere i funghi già ammorbiditi.

    img_7702

    Dopo circa 1 minuto unire la carne preparata e rosolare brevemente anche questa. Aggiungere le bacche di ginepro schiacciate, le foglie di alloro e regolare di sale e pepe. Lasciare insaporire  ancora 1 minuto mescolando spesso, poi irrorare con 1/2 tazza di liquido d’ammollo dei funghi, dopo averlo filtrato. Lasciare restringere per qualche minuto ed infine versare la passata di pomodoro. Amalgamare bene e proseguire la cottura per circa 1 ora o fino a quando il sughetto inizierà a restringersi.

    Rose di polenta dolce

  • sabrina
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  • 22 Settembre 2016
  • Ed ecco una bella ricettina del riciclo. Dalla polenta avanzata a cena, modificando un po’ una vecchia ricetta di famiglia, ho creato queste rose di polenta dolce che profumano di vaniglia. Gustate tiepide, quando il forno non si è ancora raffreddato completamente e le mie rosette sono sufficientemente raffreddate, quel tanto che basta per estrarle […]

    Ed ecco una bella ricettina del riciclo. Dalla polenta avanzata a cena, modificando un po’ una vecchia ricetta di famiglia, ho creato queste rose di polenta dolce che profumano di vaniglia. Gustate tiepide, quando il forno non si è ancora raffreddato completamente e le mie rosette sono sufficientemente raffreddate, quel tanto che basta per estrarle dallo stampo sagomato e non vederle più emettere il loro caldo vapore. Guarnite con una leggera spolverata di zucchero al velo vanigliato, sono una vera delizia.

    INGREDIENTI:

    • 550 g di polenta avanzata
    • 180 g di zucchero di canna
    • 50 g di frumina
    • 1 bustina di vanillina PANEANGELI
    • 1/2 bustina di lievito in polvere vanigliato PANEANGELI
    • 2 uova
    • zucchero al velo vanigliato PANEANGELI

    PROCEDIMENTO:

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    Lavorare la polenta avanzata con una forchetta per ridurla in briciole grossolane.

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    Aggiungere lo zucchero, la frumina, la vanillina, il lievito e le uova. Amalgamare bene. Risulterà un composto  abbastanza soffice, quasi cremoso.

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    Versare l’impasto nello stampo, io ne ho usato uno sagomato di silicone, ma andranno bene anche stampi da muffin o una singola tortiera, preventivamente imburrata e infarinata.

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    Infornare in forno preriscaldato a 180 gradi per circa 20-25 minuti con funzione ventilata o 35-40 minuti in forno statico. Servire con una spolverata di zucchero al velo.

    Torta di albumi

  • sabrina
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  • 1 Ottobre 2015
  • Questa torta semplice è fatta di ingredienti poveri inganna all’apparenza e sbalordisce all’assaggio. Non a caso viene chiamata anche “Angel cake” perché ha una consistenza morbida, e’ umida al punto giusto e l’aroma della vaniglia che sprigiona morso dopo morso, sembra trasportarci in un mondo incantato o meglio ancora celestiale. INGREDIENTI: 200 g di zucchero […]

    Questa torta semplice è fatta di ingredienti poveri inganna all’apparenza e sbalordisce all’assaggio. Non a caso viene chiamata anche “Angel cake” perché ha una consistenza morbida, e’ umida al punto giusto e l’aroma della vaniglia che sprigiona morso dopo morso, sembra trasportarci in un mondo incantato o meglio ancora celestiale.

    INGREDIENTI:

    • 200 g di zucchero
    • 200 g di burro
    • 200 g di farina 00
    • 100 g di fecola di patate
    • 3 albumi
    • 1 bustina di vanillina
    • 1/2 bustina di lievito per dolci
    • 100 ml di latte
    • zucchero a velo vanigliato per guarnire.

    PROCEDIMENTO:

    In una ciotola lavorare a crema il burro ammorbidito con lo zucchero. Unire il latte e mescolare ancora. Incorporare a poco a poco la farina, il lievito, la fecola e la vanillina setacciati, per evitare la formazione di grumi. A parte montare a neve ben ferma gli albumi e incorporare anche questi al restante composto, mescolando dal basso verso l’alto per dare aria all’impasto. Infornare a 170 gradi per circa 30 minuti. Verificare la cottura facendo la prova dello stecchino. Lasciare raffreddare e guarnire con zucchero a vel vanigliato.

    Zucchina XXL ripiena!

  • sabrina
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  • 21 Agosto 2015
  • Non vi è mai capitato di vedere un ortaggio decisamente fuori misura? Oppure avete un piccolo orto di casa e non vi siete accorti tempestivamente di un prodotto pronto per essere raccolto? E’ proprio quello che è successo a me, complici gli impegni che mi hanno tenuta lontana dal mio adorato orto per qualche giorno, […]

    Non vi è mai capitato di vedere un ortaggio decisamente fuori misura? Oppure avete un piccolo orto di casa e non vi siete accorti tempestivamente di un prodotto pronto per essere raccolto? E’ proprio quello che è successo a me, complici gli impegni che mi hanno tenuta lontana dal mio adorato orto per qualche giorno, giusto il tempo di garantire una frettolosa dose di acqua serale ma non di frugare tra le foglie enormi delle zucchine ad esempio. Insomma quando ho potuto addentrarmi, mi sono trovata di fronte a questa zucchina XXL che vanta una circonferenza di ben 49 cm ( Madre Natura si è impegnata!!!!). Certo si considerano più pregiati gli ortaggi novelli, di piccola pezzatura che risultano più teneri e gustosi, ma la mia zucchina XXL???? Il passo più semplice sarebbe stato quello di tagliarla quanto meno a cubetti per farci il minestrone, poiché sono convinta che non si deve buttare nulla, ma la fantasia mi solleticava e riservarle il trattamento più scontato, a mio parere non le rendeva giustizia. In fondo una madre non ama di meno il figlio che ha dei difetti. Da qui la mia decisione di esaltarne le caratteristiche e dedicarle circa due ore di cucina appassionata. E’ evidente che le manie di protagonismo contraddistinguono la mia zucchina XXL

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    INGREDIENTI:

    – 1 zucchina XXL
    – 500 g di macinato misto
    – 100 g di pangrattato
    – 80 g formaggio grattugiato (io ho usato il 24 mesi)
    – 1 uovo intero
    – poco aglio secco
    – 2 cucchiai di santoreggia essiccata ( sostituibile con prezzemolo fresco)
    – pepe macinato fresco
    – una presa di sale
    – circa 20 g di burro (per la cottura)

    PROCEDIMENTO:

    Preparare il ripieno mescolando in una ciotola tutti gli ingredienti, fino ad ottenere un composto omogeneo. Nella scelta degli ingredienti, l’uso dell’aglio in generale o nello specifico dei frammenti essiccati e’ facoltativo. La santoreggia invece può essere sostituita con il classico prezzemolo fresco per una ricetta più tradizionale. Coprire e lasciare riposare qualche minuto.
    Intanto preparare la “protagonista”. Lavare bene la zucchina, tagliare la calotta superiore e con l’aiuto di un cucchiaio svuotarla per bene, rimuovendo tutti i semi e i filamenti di polpa.

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    Riempire con il composto ottenuto, premendolo bene verso il basso e verso le pareti con il cucchiaio , fino a raggiungere la superficie.

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    Foderare una pirofila con carta da forno, adagiar i la zucchina XXL con qualche ricciolo di burro, una presa di sale e 1/2 bicchiere di acqua. Infornare a 180 gradi in forno statico, poiché necessita di una cottura prolungata per permettere al calore di cuocere anche il cuore del ripieno. Calcolare circa 90 minuti di cottura.

    A cottura ultimata la zucchina risulta ancora compatta e può essere servita a tavola tagliata a spicchi.

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    CONSIGLIO: la calotta superiore che ha una valenza decorativa più che alimentare deve essere infornata solo negli ultimi 40 minuti, per evitare di bruciarla o seccarla eccessivamente.

    CONSIDERAZIONI: Scherzi a parte, mi sono davvero divertita molto a cucinare la mia zucchina troppo cresciuta e ho potuto constatare pro e contro di questa ricetta. Un difetto potrebbe essere che il sapore della polpa e’ sicuramente meno intenso di una zucchina novella, tuttavia lo spessore della polpa e la buccia un po’ coriacea che ho eliminato durante la degustazione, hanno il pregio di consentire una cottura prolungata, facendo cuocere anche il ripieno, fino al cuore, senza deteriorare l’aspetto esteriore.

    Dolce “spumino”

  • sabrina
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  • 15 Agosto 2015
  •   Si tratta di una ricetta povera, fatta di pochi semplici ingredienti di cui disponiamo tutti, ma io la considero anche una ricetta del riciclo, per non buttare via niente, perché sono fermamente convinta che in cucina basta un po ‘ di fantasia per trasformare un ingrediente apparentemente inutile in una golosa ricetta. E poi […]

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    Si tratta di una ricetta povera, fatta di pochi semplici ingredienti di cui disponiamo tutti, ma io la considero anche una ricetta del riciclo, per non buttare via niente, perché sono fermamente convinta che in cucina basta un po ‘ di fantasia per trasformare un ingrediente apparentemente inutile in una golosa ricetta. E poi forse  certi piatti nascono fortunati. Si parte con un po’ di incertezza, si assembla il tutto, ci si assume qualche rischio in più, consci del fatto che in fondo quell’ingrediente stavamo per gettarlo e alla fine salta fuori una ricettiva  che ci sbalordisce e che subito annotiamo per ricordarne il procedimento, perché non è’ detto che il principiante ripeta la prestazione. Devo dire inoltre che questo dolce ha un valore affettivo. E’ una ricetta di cui tante volte mi ha parlato la mia mamma, perché appartiene alla sua infanzia. Si potrebbe dire che questo “spumino” lo preparava mia nonna, l’ha preparato mia mamma e oggi sono ben orgogliosa di prepararlo io a mio marito.

    Dopo tanta presentazione vi chiederete com’è questo dolce? Ebbene e’ composto da due strati di diversa consistenza. L’interno è un dolce al cucchiaio con la consistenza di una mousse e il delicato profumo di limone, mentre la superficie veste un po’ i panni di una meringa per sorprendervi con la sua fragranza quando la inciderete con il cucchiaio o quando impazienti di assaggiarla ne ruberete qualche briciola dallo stampo.  A questo punto se reduci da altre ricette avete qualche albume che attende in frigo, vi suggerisco di provarla e….buon appetito!

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    INGREDIENTI:

    – 6 albumi

    – 12 cucchiai colmi di zucchero

    – il succo di 1/2 limone

    PROCEDIMENTO:

    Versare gli albumi, lo zucchero e il succo di limone filtrato in una ciotola e mescolare con le fruste elettriche Per almeno 5 minuti o almeno fino ad ottenere una crema bianca, omogenea e soffice con un lieve aumento di volume. Imburrare e infarinare una pirofila da forno non troppo grande e possibilmente con le pareti alte. Gli stampi da soufflé sono perfetti. Versarvi il composto ottenuto e infornare a 180 gradi in forno statico per circa 10 minuti. La superficie inizierà a dorarsi. A questo punto abbassare la temperatura del forno a 140 gradi e proseguire la cottura per altri 25-30 minuti. Il volume del dolce aumenterà a poco a poco come un soufflé , mentre la superficie diventerà più friabile. Spegnere il forno e lasciar raffreddare con lo sportello semi- aperto.