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Confettura di fragole, ciliegie e petali di rosa

  • sabrina
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  • 9 Giugno 2021
  • Quando posso, libera dagli impegni di lavoro, amo trascorrere l’ultima ora di luce in giardino.

    Quando posso, libera dagli impegni di lavoro, amo trascorrere l’ultima ora di luce in giardino. Continue reading “Confettura di fragole, ciliegie e petali di rosa”

    Confettura di fichi e anacardi con fruttapec 2:1

  • sabrina
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  • 25 Agosto 2018
  • Quest’anno i fichi sul mio albero, sono maturati in tempi diversi rispetto al solito. Sarà colpa di questa pazza estate fatta di piogge intense e sole cocente.

    Quest’anno i fichi sul mio albero, sono maturati in tempi diversi rispetto al solito. Sarà colpa di questa pazza estate fatta di piogge intense e sole cocente. Continue reading “Confettura di fichi e anacardi con fruttapec 2:1”

    Gelatina di melograno e arance

  • sabrina
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  • 29 Ottobre 2016
  • Tempo di melograno. Raccolti e maturati nel mese di ottobre, questi frutti tanto belli quanto sani, ci regalano un carico di antiossidanti che prevengono l’invecchiamento cellulare. Un vero alleato della nostra salute e una pianta che cresce facilmente nei nostri giardini, eppure ancora se ne fa un uso limitato.  Certamente il suo scarso consumo  non […]

    Tempo di melograno. Raccolti e maturati nel mese di ottobre, questi frutti tanto belli quanto sani, ci regalano un carico di antiossidanti che prevengono l’invecchiamento cellulare. Un vero alleato della nostra salute e una pianta che cresce facilmente nei nostri giardini, eppure ancora se ne fa un uso limitato.  Certamente il suo scarso consumo  non è da imputare al sapore o al profumo fresco che emana, non appena si incide la sua buccia coriacea. Tante perle rosse e seducenti balzano nel piatto, come lepri libere di saltare nei campi, però questa operazione richiede tempo e pazienza di cui a volte non disponiamo.

    Cosi per la ricetta di oggi ho deciso di semplificare la vita a me stessa e a chi desidera conservare i benefici del buon melograno, quasi fosse una medicina o un rimedio per l’inverno ormai alle porte.

    Non resta che munirsi del semplice spremiagrumi, se non disponiamo di centrifughe o estrattori e cominciare la nostra opera. Basterà non fermarsi al primo bicchiere di succo fresco, bensì continuare con il nostro cesto di melograno freschi a farci compagnia. Anche le arance si uniranno al nostro lavoro e nel giro di 1 ora avremo creato una deliziosa gelatina da conservare sotto vetro e gustare a colazione o in altre ricette tutte le volte che ne avremo voglia. Più facile e veloce di così, davvero non si può.

    INGREDIENTI:

    •  10-12 melograno sani e maturi
    • 5 arance biologiche
    • 1 busta di FRUTTAPEC CAMEO 2:1
    • 500 g di zucchero di canna
    • vasi di vetro e relativi coperchi  per conservazione

    PROCEDIMENTO:

    Tagliare a metà melograni e arance. Spremere prima il melograno, fino ad ottenere 600 ml di succo fresco, poi le arance dalle quali ricaviamo 400 ml.

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    Filtrate il succo ottenuto, soprattutto il melograno poiché, spremendolo, rimangono piccoli residui delle pellicine interne al frutto, che conferiscono un sapore amaro.

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    Versare il succo ottenuto in una pentola a pareti alte, aggiungere 500 g di zucchero di canna miscelato con una busta di fruttapec 2:1.

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    Amalgamare bene e portare a bollore, una volta raggiunto contare 3 minuti, schiumando se necessario, poi spegnere il fuoco ed invasare a caldo in vasi precedentemente sterilizzati ( vedi nella sezione categorie la tecnica di sterilizzazione in forno). Chiudere i vasi e capovolgerli. Dopo 10 minuti raddrizzare i vasi e lasciare raffreddare completamente. Etichettare e riporre in luogo fresco e buio.

    Confettura di fragole e zenzero

  • sabrina
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  • 6 Maggio 2016
  • Inizia la stagione più produttiva di tutto l’anno. Con i dolci e succosi frutti estivi e le fresche verdure che elargirà generoso il mio orto, ogni scusa è buona per addentrarsi nello straordinario mondo delle conserve sotto vetro. La materia prima non manca e sarebbe un vero peccato non catturare la bontà e la genuinità […]

    Inizia la stagione più produttiva di tutto l’anno. Con i dolci e succosi frutti estivi e le fresche verdure che elargirà generoso il mio orto, ogni scusa è buona per addentrarsi nello straordinario mondo delle conserve sotto vetro. La materia prima non manca e sarebbe un vero peccato non catturare la bontà e la genuinità dei prodotti di stagione, per goderne tutto l’anno.

    I miei occhi brillano di fronte ad un’intera cassetta di fragole, circa 4 kg! Non c’è tempo da perdere, perché le fragole,sono anche un frutto che deperisce velocemente, per cui tra una scorpacciata e l’altra, inizio subito a lavarle e ridurle a pezzetti per comporre le prime gustose confetture. Per mantenere inalterata la freschezza ed il sapore della frutta fresca, uso un valido alleato, la pectina FRUTTAPEC CAMEO che oltre a ridurre clamorosamente i tempi di produzione, ci permette di preparare confetture cristalline e golose, dove la frutta non viene alterata e caramellata da lunghe cotture, nelle quali tutto assume lo stesso sapore. Insomma con questo piccolo trucco le confetture fatte in casa sono davvero alla portata di tutti e la soddisfazione di stoccare la nostra produzione nella cantinetta, per gustarle tutto l’anno, e’ davvero ineguagliabile.

    La prima ricetta che voglio condividere con voi, unisce alla dolcezza delle fragole, la fresca piccantezza dello zenzero fresco, per garantire colazioni che danno una bella sferzata di energia.

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    INGREDIENTI per 4-5 VASETTI da 250 g:

    • 1 kg di fragole fresche e mature al netto degli scarti
    • 6-7 cm di radice di zenzero fresco
    • 500 g di zucchero
    • 1 busta di PECTINA FRUTTAPEC CAMEO 2:1

    PREPARAZIONE:

    Lavare delicatamente tutte le fragole, in acqua fresca, privarle delle foglie e ridurle a pezzetti, non necessariamente piccolissimi, poiché e’ bello ritrovarli nella confettura al momento dell’assaggio, anziché ottenere una purea.

    Quando avremo ottenuto 1 kg di fragole pulite, passiamo alla radice di zenzero. Sbucciarla e grattugiarla, cercando di eliminare i filamenti.

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    Versare il tutto in una pentola a pareti alte, aggiungere 1/2 kg di zucchero e 1 busta di fruttapec con rapporto 2:1 (1 kg di frutta fresca per 1/2 kg di zucchero). Mescolare bene e portare a bollore.

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    Dal momento del bollore contare 3 minuti, poi spegnere il fuoco, rimuovere la schiuma in superficie, mescolare bene ed invasare a caldo in vasetti precedentemente sterilizzati (vedi “tecnica di sterilizzazione” nella sezione “categorie”eseguita in forno, pratica e sicura) chiudere subito con il coperchio e capovolgere il vasetto per circa 10 minuti. Trascorso questo tempo raddrizzare i vasetti e lasciar riposare fino a completo raffreddamento. I vasetti saranno chiusi ermeticamente, verificare che il centro dei coperchi, sia appiattito, significa che la confettura ha effettivamente fatto il vuoto. Etichettare e riporre in luogo fresco e buio.

     

    Marmellata di uva clinto

  • sabrina
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  • 4 Settembre 2015
  • Clinto, Clinto e ancora Clinto. E’ giunto il tempo della vendemmia. Questi piccoli e preziosi grappoli risplendono sui rami della vite. Ogni mattina, sembrano un dipinto che deve ancora asciugare. Le foglie di vite e i chicchi d’uva violacei sono bagnati dalla rugiada della notte, i raggi del nuovo sole li accarezzano e nell’aria si […]

    Clinto, Clinto e ancora Clinto. E’ giunto il tempo della vendemmia. Questi piccoli e preziosi grappoli risplendono sui rami della vite. Ogni mattina, sembrano un dipinto che deve ancora asciugare. Le foglie di vite e i chicchi d’uva violacei sono bagnati dalla rugiada della notte, i raggi del nuovo sole li accarezzano e nell’aria si sente il loro profumo.  Devo ammettere che di fronte a questo scenario, non fatico molto a trovare nuove idee per realizzare ricette che li possano celebrare. Ogni anno preparo la marmellata di Clinto, una delle poche di cui mio marito e’ molto ghiotto, ma quest’anno ho perfezionato alcuni passaggi nella preparazione e il prodotto finale e davvero sublime. Ecco la ricetta.

    INGREDIENTI PER 3 Kg DI MARMELLATA (circa 8 vasetti):

    • circa 3 kg di uva clinto (2 kg di succo e polpa al netto dello scarto)
    • 1 kg di zucchero
    • il succo di 1 limone
    • 1 busta di pectina ( io ho usato fruttapec 2:1)

    PROCEDIMENTO:

    Per prima cosa sterilizzare i vasetti. Accendere il forno statico a 100 gradi e mettere sulla teglia del forno i vasetti  precedentemente lavati e asciugati,con i rispettivi coperchi senza avvitarli (appoggiati) chiudere lo sportello del forno e puntare il timer a 1 ora. Terminato il tempo lasciare raffreddare lentamente i vasi nel forno chiuso. Intanto procedere con la preparazione della marmellata.

    Staccare tutti i chicchi sani e maturi dai grappoli, lavarli e metterli a scolare nello scolapasta. Preparare il passaverdura e con molta pazienza iniziare a passare l’uva già pulita. Raccogliere il succo e la polpa in un contenitore graduato. Per la ricetta sono necessari 2 kg di frutta al netto dello scarto,mentre nel passaverdura rimarranno solo i semi e le bucce. Trasferire la crema di uva ottenuta in una pentola a pareti alte e unire il succo di 1 limone filtrato. A parte mescolare la busta di pectina con lo zucchero e unire al succo d’uva mescolando con la frusta. Amalgamare bene il composto.  Accendere il fuoco su fiamma media e portare a bollore , mescolando di tanto in tanto prima, poi continuamente quando inizierà a bollire. Dal momento del bollore calcolare 7- 8 minuti. Trascorso questo tempo spegnere il fuoco, eliminare la schiuma rosacea che si sarà formata in superficie e invasare a caldo nei vasetti precedentemente sterilizzati. Chiudere i vasi e capovolgere sul piano d’appoggio. Lasciare capovolti almeno 30 minuti, dopo di che raddrizzare nuovamente i vasi e lasciare raffreddare coperti con un canovaccio. A raffreddamento ultimato verificare che le capsule di sicurezza dei coperti si siano abbassate, garantendo così il sottovuoto. Etichettare e riporre in luogo fresco e buio. Queste marmellate si conservano bene anche per 2 anni e vanno bene sia per essere gustate in purezza a freddo o in ricette che richiedono cottura. In ogni caso dopo l’apertura, conservare in frigorifero.

    CONSIGLIO: sono una appassionata di conserve fatte in casa e dopo aver letto e provato vari tipi di sterilizzazione dei vasetti, ho concluso che la migliore, a mio parere e’ proprio questa in forno a 100 gradi. La tecnica originale infatti che prevede la bollitura dei vasetti in acqua e’ sicuramente molto efficace, ma i suoi effetti decadono nel momento in cui estraiamo i vasi dall’acqua e li asciughiamo con un canovaccio pulito. Questa azione distrugge la sterilità di tutto il processo, poiché per quanto pulito il canovaccio non e’ sterile e non può che contaminare nuovamente le superfici.  Nella tecnica del forno invece i vasi vengono lavati e asciugati prima per poi essere sottoposti all’azione del calore.