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Torta all’ananas della nonna Fernanda

A te nonna…

A te nonna Fernanda che te ne sei andata in una giornata di sole, alla soglia dei tuoi 92 anni. Una nonna che

non era una coccolona, fatta di mille smancerie. Ti ricordo sempre bella, vestita bene, sempre almeno due passi davanti al tempo che non è mai riuscito ad acciuffarti, perché i tuoi anni non li hai mai dimostrati. La nonna che mi raccontava la sofferenza e la fame della guerra ed era l’immagine della vita che a poco a poco era rinata. Una nonna sempre in movimento, quasi inafferrabile. Ma anche quella che mi faceva fare le capriole, prendendomi per le mani e lasciandomi arrampicare su di lei con poca creanza, fino a fare un bel giro completo. La nonna che tante volte mi ha preparato questo dolce, ma anche quella che con poco tempo e pochi ingredienti, tirava fuori una ricetta gustosa, forse non la più leggera, ma era legata alla tradizione più profonda, non certo all’innovazione. Vederla cucinare, senza bilancia, tutto a occhio, come fosse la cosa più semplice, per poi sfornare una pizza deliziosa e saporita. Gli ultimi anni non sono stati semplici e nemmeno leggeri. Non mi riconoscevi più e mi identificavi con mille identità diverse. Allora ho smesso di chiamarti nonna e ho iniziato a chiamarti “principessa”, tu non mi hai mai ne’ smentita ne’ corretta! Quando hai perso la lucidità, ti sei trasformata nell’essere più strano e fantasioso che si potesse immaginare. Starti seduta accanto e conversare aveva il potere di trasportarti nel mondo del cappellaio matto, quel mondo dove tutto non è come sembra e forse ancora al contrario. Mi hai regalato così tante risate e un po’ di spensieratezza, con la tua confusione mentale, le tue allucinazioni e le tue risposte degne del miglior cabarettista di “Zelig”, lasciandomi giocare con te ed entrare nel tuo mondo. Altre volte mi hai spiazzata con le tue risposte limpide e innocenti, degne di un bambino o raramente con parole sensate e di incredibile lucidità, forse quando anche se non lo sapevo, avevo bisogno di sentirle, tanto da indurmi a guardarti dritto negli occhi e chiedermi se davvero fossi preda della tua malattia. A te che fino agli ultimi tempi mentre ti imboccavo, giudicavi il piatto che ti avevo preparato, chiedendomi sempre più sale, più sapore e magari un po’ di piccantezza, mentre non perdevi tempo in chiacchiere se ti presentavo la lasagna al forno e lo spezzatino di cinghiale. Oggi ti saluto condividendo non solo il ricordo ma uno dei tuoi dolci più tipici, presentato proprio come facesti tu andando ad una festa con gli amici nei ruggenti anni 90, adornato di ananas e fiori. Ero estasiata dal contrasto cromatico tra la crema tenue di mascarpone e i colori intensi delle viole. Avevo 13 anni, cucinavo già sotto supervisione ma non avevo certo l’idea che i fiori fossero edibili e forse nemmeno tu, ma tu eri questo, colore e follia e forse molto di più. Ora posso solo dirti ciao nonna Fernanda.

INGREDIENTI:

  •  500 g di mascarpone
  • 250 ml di panna fresca
  • 3 uova
  • 1 barattolo di ananas sciroppato
  • 6 cucchiai di zucchero
  • 1/2 cucchiaino di estratto di vaniglia
  • 1 confezione di biscotti Pavesini classici
  • fiori edibili per decorare (facoltativi)

PROCEDIMENTO:

Iniziamo con la preparazione della crema di mascarpone e panna.  Separare i tuorli dagli albumi delle uova. In una ciotola capiente versare i tre tuorli d’uovo con lo zucchero e l’estratto di vaniglia, aggiungere poi il mascarpone e mescolare bene fino ad ottenere una crema densa e setosa.  A parte montare a neve ben ferma i tre albumi poi incorporarli  alla crema di mascarpone mescolando dal basso verso l’alto per dare leggerezza al composto.
Infine montare a neve anche la panna fresca che andremo ancora una volta ad incorporare al mascarpone sempre mescolando dal basso verso l’alto per dare aria al composto.
Aprire il barattolo di ananas sciroppato  e separare le fettine di frutto (1/3 circa servirà per farcire il dolce, le altre per decorarlo) dallo sciroppo che useremo per imbibire i biscotti. Non resta che assemblare il dolce formando un primo strato di biscotti Pavesini bagnati velocemente nello sciroppo d’ananas, proseguire con qualche cucchiaio di crema di mascarpone e come terzo strato distribuire dei pezzetti di ananas sciroppato.  Proseguire ripetendo questi strati fino ad esaurimento degli ingredienti.  Guarnire la torta con le restanti fettine di ananas tagliate a semisfera e se lo gradite un po’ di fiori commestibili.




Zuccotto di mascarpone e panna alle more

Se qualcuno oggi mi chiedesse di descrivere come immagino il paradiso, lo descriverei proprio così! Come questo zuccotto, golosissimo e delicato.

Crema di mascarpone, panna fresca montata a neve, gentilmente distribuita a fiocchetti su questa cupola che racchiude un cuore di assoluta bontà alle more. Una vera nuvola soffice in cui affondare il cucchiaino, chiudere gli occhi e immaginare un dolce paradiso!

INGREDIENTI:

PROCEDIMENTO:

Per prima cosa prepariamo la crema di mascarpone. In una terrina amalgamare bene i tuorli d’uovo con lo zucchero, poi aggiungere il mascarpone e mescolare bene, fino a d ottenere una crema soffice. A parte montare a neve gli albumi ed incorporare anche questi mescolando delicatamente dal basso verso l’alto per dare leggerezza al composto.

Passiamo ora alla composizione del nostro zuccotto.

Foderare l’interno di una ciotola di medie dimensioni con la pellicola per alimenti. Questo piccolo accorgimento ci permetterà di estrarre con  facilità il dolce dal contenitore.

Iniziare a rivestire le pareti del nostro contenitore con i pavesini leggermente imbevuti nel latte ( vedi foto).

Procedere con 2 cucchiai di more  sciroppate, distribuendo poco sciroppo anche sulle pareti di pavesini.

Versare uno strato di crema di mascarpone di circa 2 cm.

Ripetere allo stesso modo gli strati di pavesini, more e crema di mascarpone, fino ad esaurire gli ingredienti o fino a raggiungere il margine superiore. Chiudere quella che poi sarà la base del nostro zuccotto con i pavesini imbevuti di latte e sciroppo di more.  Sigillare bene con pellicola per alimenti e porre in frigorifero per almeno 4-5 ore, prima di estrarre  il dolce dal contenitore.

Poco prima di servire, estrarre il dolce dal frigorifero, togliere la pellicola appoggiare il piatto da portata direttamente sulla ciotola del dolce e capovolgere velocemente.

Guarnire con fiocchetti di panna fresca montata a neve e addolcita con un cucchiaino di zucchero,  fino a coprire tutta la superficie. Terminare con qualche mora intera.




Zuccotto al caffè

Questa mattina dopo la colazione, mi e’ rimasta quasi tutta la moka di caffè e proprio non mi andava di sprecarla. Detto fatto ho pensato ad un dolce che vedesse il mio buon caffè orfano di colazione, come l’ingrediente principale. Il risultato è questo morbido zuccotto che cela al proprio interno una delicata crema al caffè. Il tocco finale lo garantiscono qualche leggera spolverata di cacao amaro e ciuffetti di soffice panna montata. L’altro pregio di questo aromatico dolcetto sono le calorie abbastanza contenute, per il poco zucchero aggiunto. A noi e’ piaciuto molto, spero sia lo stesso per voi.

INGREDIENTI:

  • caffè (circa 6-8 tazzine)
  • 500 ml di latte parzialmente scremato
  • 2 cucchiai di caffè solubile
  • 2 cucchiai colmi di farina 00
  • 3 cucchiai di zucchero
  • 1 bacca di vaniglia PANEANGELI
  • 200 + 50 ml di panna fresca (anche vegetale se preferite)
  • 1 cucchiaio di zucchero al velo vanigliato PANEANGELI
  • biscotti  Pavesini
  • Cacao amaro in polvere
  • cuoricini di cioccolato bianco e nero PANEANGELI per decorare

PROCEDIMENTO:

Per prima cosa prepariamo il caffè.  Possiamo utilizzare la moka  o se preferite la macchinetta, l’importante è che abbia il tempo di raffreddare per poterlo maneggiare in sicurezza.

Passiamo alla preparazione della crema al caffè. Mettere a scaldare il latte con la bacca di vaniglia incisa sul lato. Aggiungere il caffè liofilizzato. Quando il latte e’ caldo versarvi anche lo zucchero e la farina setacciati, amalgamando bene con la frusta. Appena la crema si addensa e tende ad increspare  la superficie, e’ pronta. Spegnere il fuoco ed aggiungere per ultimi 50 ml di panna fresca non montata poi mescolare.

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Mentre la crema si raffredda, iniziamo a rivestire lo stampo con i biscotti Pavesini imbevuti leggermente di caffè amaro. Potete scegliere un unico stampo grande o realizzare più porzioni, ad esempio, utilizzando delle tazzine da te. Procedere con i biscotti dal basso verso l’alto unendoli bene l’uno all’altro come fossero mattoncini.

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Terminata questa operazione, versare alcuni cucchiai di crema al caffè, unire una leggera spolverata di polvere di cacao amaro e sovrastare con un nuovo strato di Pavesini imbevuti di caffè amaro.

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Continuare a farcire l’interno dello zuccotto, alternando i tre strati, fino a raggiungere il margine, nel quale chiuderemo e termineremo con i Pavesini al caffè. Chiudere lo stampo scelto con pellicola per alimenti e porre in frigorifero a riposare almeno per 4-5 ore.

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Trascorso il tempo necessario a compattare il dolcetto, estrarlo dal frigorifero, rimuovere la pellicola  e capovolgere direttamente sul piatto di portata. Guarnire a piacere con ciuffetti della restante panna fresca,  montata e dolcificata con un solo cucchiaio di zucchero a velo vanigliato.

Il tocco finale al mio piccolo zuccotto dal cuore tenero, non potevano che donarglielo questi golosi cuoricini di cioccolato bianco e nero della Paneangeli.

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CONSIGLIO: per evitare che il dolce risulti eccessivamente umido, conviene bagnare appena i biscotti nel caffè amaro, giusto per conferirgli il sapore, poiché la quota umida necessaria la trarranno anche dalla crema stessa.

Per un risultato perfetto, l’ideale è preparare questo zuccotto il giorno precedente alla vostra cena o pranzo, mentre per estrarlo dallo stampo, se il solo capovolgerlo sul piatto di portata, non dovesse bastare, vi consiglio di scaldare appena le pareti dello stampo, anche con il palmo delle mani, per staccarlo e facilitarne l’uscita.




Mascarpone all’amaretto.

Ecco una ricetta semplice semplice per accogliere il nuovo anno in piena dolcezza. Una crema soffice delicatamente aromatizzata all’amaretto in cui affondare il cucchiaino e perdersi tra i sogni. Ciò che riporta alla realtà e’ un sottile strato di biscotti inzuppati nel caffè amaro, come se fossero la colazione mattutina. Il secondo pregio di questa ricetta e’ proprio dato dalla sua riuscita, si potrebbe definire infallibile, che non delude mai. È il primo dolce che mi ha insegnato la mia mamma e negli anni credo di non esagerare se dico che l’avrò preparato almeno cento volte. Fin da piccola, anche per le feste di compleanno, in quanto l’aroma dell’amaretto e’ dato dai biscottini sbriciolati. Non comprendendo liquore, può essere gustato da tutti, anche dai bambini. Vi regalo la ricetta di questa squisitezza, augurando a tutti un sereno 2016. Sabrina

INGREDIENTI per 8-10 PERSONE:

  • 500 g di mascarpone
  • 80 g di zuccero
  • 3 uova
  • 60 g di biscotti amaretti + una manciata per decorare.
  • 1 confezione di biscotti Pavesini classici
  • 5-6  tazzine di caffè amaro ( io uso la moka)

PROCEDIMENTO:

Prima di procedere alla preparazione della crema, conviene preparare il caffè, per dargli il tempo di raffreddare (io utilizzo una moka da 6 tazzine, ma andrà benissimo qualsiasi tipo di caffè che preferite). In una ciotola lavorare lo zucchero con i tuorli delle uova, fino ad ottenere una crema . Incorporare il mascarpone e mescolare ancora. A parte montare a neve ben ferma gli albumi e sbriciolare al mortaio i biscotti amaretti.

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Unire alla crema di mascarpone gli amaretti sbriciolati.

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Per ultimi gli albumi montati a neve mescolando dal basso verso l’alto, con la frusta, per dare aria al composto.

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E’ giunto il momento di assemblare il nostro dolce. Potete scegliere se fare coppette mono porzione o preparare un unico dolce da servire e porzionare in tavola. Per le coppette io metto sul fondo 2 biscotti Pavesini bagnati nel caffè amaro raffreddato e ricopro con  la crema di mascarpone.

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Se invece desiderate preparare il dolce unico, anche per facilitarne il trasporto, in caso lo portiate come dono, prendere uno stampo a pareti alte. Formare un letto di biscotti Pavesini inzuppati nel caffè amaro, risulterà uno strato di biscotti compatto, come una pavimentazione. Coprire con 1/3 della crema di mascarpone ottenuta e  procedete in questo modo fino ad esaurire gli ingredienti, alternando gli strati.

 

Decorare con gli amaretti tenuti da parte e mettere a riposare in frigorifero.

CONSIGLIO: per poter apprezzare al meglio il dolce mascarpone, vi consiglio di tirarlo fuori dal frigorifero almeno 40 minuti prima di servire. In questo modo potrà acclimatarsi un po’ e si scioglierà in bocca all’assaggio, sprigionando tutte le diverse sfaccettature del suo sapore.