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Costine di cinghiale ai ferri con olio alle erbe aromatiche

  • sabrina
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  • 12 Maggio 2018
  • Con questa ricetta, mi cimento in un nuovo taglio di carne, sono costine, questo è vero ma di cinghiale. Relativamente abituata a trattare i classici bocconcini per spezzatino o ragù, mi sono chiesta quale fosse il giusto modo di lavorare queste costine.

    Con questa ricetta, mi cimento in un nuovo taglio di carne, sono costine, questo è vero ma di cinghiale. Relativamente abituata a trattare i classici bocconcini per spezzatino o ragù, mi sono chiesta quale fosse il giusto modo di lavorare queste costine. Continue reading “Costine di cinghiale ai ferri con olio alle erbe aromatiche”

    Focaccia integrale al farro con pasta madre all’olio d’oliva, rosmarino e sale all’arancia

  • sabrina
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  • 8 Maggio 2017
  • Per il rinfresco di oggi della pasta madre, ho scelto di preparare una bella focaccia rustica, a base di farro che si arricchisce dei profumi tipici del mediterraneo. Una semplice esecuzione seguita dalla lunga lievitazione nel tepore del forno per coccolare la pasta madre e farle eseguire il suo lavoro, poi il condimento semplice con […]

    Per il rinfresco di oggi della pasta madre, ho scelto di preparare una bella focaccia rustica, a base di farro che si arricchisce dei profumi tipici del mediterraneo. Una semplice esecuzione seguita dalla lunga lievitazione nel tepore del forno per coccolare la pasta madre e farle eseguire il suo lavoro, poi il condimento semplice con buon olio  extravergine d’oliva, rosmarino fresco e un sale aromatizzato all’arancia. Il resto del lavoro tocca al forno, che immortala l’opera, spande profumo per la casa e cede a noi un enorme focaccia, non resta che tagliarla a quadrotti e gustarle così in semplicità o abbinata a formaggi teneri ed affettati.

    INGREDIENTI:

    • 280 g di farina di farro
    • 100 g di farina 0
    • 120 g di semola rimacinata
    • 200 g di pasta madre integrale già rinfrescata
    • 1 cucchiaio di miele
    • 1 cucchiaino di sale fino
    • 350 ml di acqua tiepida
    • olio extravergine di oliva di buona qualità
    • 1-2 rametti di rosmarino fresco
    • sale aromatizzato all’arancia

     

    PROCEDIMENTO:

    Dopo il rinfresco della pasta madre lasciarla riposare circa 1 ora a temperatura ambiente. Trascorso questo tempo, stemperare i 200 g di pasta madre con l’acqua tiepida. Io ho versato tutto nel boccale della macchina per il pane e ho utilizzato il programma per impasti lievitati, affinché amalgamasse bene e a lungo il mio impasto.

    Aggiungere gradualmente la farina 0, la farina di farro e la semola rimacinata, poi amalgamare ancora. Quando la farina ha assorbito la quota liquida ed il composto inizia a legarsi, aggiungere il miele e il sale, poi proseguire con il ciclo dell’impastatrice per circa 30 minuti.

    Lasciare riposare 1 ora. Trascorso il primo tempo di lievitazione, foderare la teglia del forno con apposita carta e stendervi l’impasto della focaccia.

    Posizionare la teglia  nel forno chiuso e lasciare lievitare per almeno 12 ore. A lievitazione avvenuta, estrarre la teglia dal forno. La focaccia avrà aumentato il proprio volume ed è giunto il momento di completarla con il condimento, pre poi cuocerla.

    Con delicatezza spennellare la superficie con olio d’oliva extravergine, distribuire in modo uniforme le foglie di rosmarino fresco e salare con il sale aromatizzato all’arancia.

    Infornare in forno preriscaldato a 180 gradi per circa 20 minuti, poi terminare la cottura con altri 5 minuti con funzione ventilata, per dorare la superficie e rendere la focaccia più fragrante.

    Sfornare, lasciare intiepidire e servire tagliata a quadretti, magari accompagnandola con formaggi teneri ed affettati.

    CONSIGLIO: se non disponete di sale aromatizzato all’arancia, potete ottenere lo stesso risultato guarnendo la focaccia con un cucchiaio di sale grosso, preventivamente macinato con un poco di scorza d’arancia fresca, mentre la pasta madre ottenuta da farine integrali, può tranquillamente essere sostituita dalla tradizionale pasta madre bianca, mantenendo gli stessi dosaggi.

    Pesto di rucola

  • sabrina
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  • 24 Aprile 2016
  • Nel 2009  in piena ristrutturazione della mia  futura casa, iniziavo a vangare un pezzetto di terra. Terra dura come pietra e colma di erba incolta che ben poco sapeva di vanga e altri arnesi per giardinaggio. Eppure c’ero io con lo spirito di chi potrebbe fare il giro del mondo 100 volte in un giorno e […]

    Nel 2009  in piena ristrutturazione della mia  futura casa, iniziavo a vangare un pezzetto di terra. Terra dura come pietra e colma di erba incolta che ben poco sapeva di vanga e altri arnesi per giardinaggio. Eppure c’ero io con lo spirito di chi potrebbe fare il giro del mondo 100 volte in un giorno e la voglia di volare libera come una farfalla. Una valigia piena di sogni e aspettative, con gli occhi che brillavano e il cuore che batteva alla stessa velocità delle ali di un colibrì. Stavo per realizzare il mio primo orto , nel mio giardino, dove a breve sarei andata a vivere con il mio amore. Stavo gettando le basi della mia famiglia e il mio desiderio era uno solo che fossero le più forti e resistenti mai concepite, per affrontare tutte le sorprese e le prove che la vita ci presenta, belle o brutte che siano. I lavori per la ristrutturazione procedevano, quando un bel giorno di maggio, improvvisamente ho realizzato che potevo iniziare a fare il mio orto, pur non abitando già nella mia casa, così lo avrei  trovato  pronto e attivo a settembre, quando avevamo deciso di trasferirci. Ho chiesto ad una mia collega, fantastico pollice verde ed esperta di natura, cosa potessi piantare a maggio e la sua risposta è stata….TUTTO! L’emozione e’ stata così grande che sono corsa al vivaio per acquistare le prime piantine di ortaggi e qualche busta di sementi, ma non avevo ancora preparato il terreno. Sono iniziati così la mia avventura e il mio amore per l’orto, con la schiena spezzata, le vesciche nelle mani e la forza di andare avanti. Le soddisfazioni di vederlo realizzato e dei primi raccolti non hanno tardato ad arrivare. Così tra le mie prime colture ho seminato anche una timida bustina di semi di rucola. Ne ho documentato la crescita fotografandola con le lacrime agli occhi e oggi a distanza di anni, la mia rucola e’ cresciuta, o per meglio dire e’ diventata una vera selvatica! Nasce dove vuole e crea magnifici cespuglietti. Coscia che la natura a volte va anche lasciata libera di esprimersi, mi adeguo io a lei e la mia cucina ne trae giovamento. Il risultato è una rucola, forte e saporita, quasi pungente che mi accompagna in molte ricette, da condividere con voi a poco a poco. Ecco la prima, un delicato pesto per godere di queste gustose foglioline al meglio, un esplosione di profumi.

    INGREDIENTI per circa 10 PORZIONI:

    • 200 g di rucola
    • 100 g di parmigiano stagionato 30 mesi
    • 30 g di mandorle (al netto degli scarti)
    • 30 g di noci (al netto degli scarti)
    • 50 g di pinoli
    • 1 pizzico di sale
    • 1/2 spicchio di aglio
    • 1/2 peperoncino (facoltativo)
    • olio extravergine di oliva q.b.

    PROCEDIMENTO:

    Lavare bene la rucola, poi stenderla su un canovaccio pulito, per eliminare l’acqua.  A parte tritare grossolanamente nel mixer tutta la frutta secca, con l’aglio, il peperoncino e il parmigiano. Versare tutto il trito in un contenitore a pareti alte, con la rucola tagliata a pezzettoni e mezzo bicchiere di olio extravergine di oliva. Tritare con il frullatore ad  immersione, procedendo ad impulsi per non surriscaldare le lame e alterare gli ingredienti. Aggiungere olio extravergine di oliva gradualmente fino ad ottenere una crema densa e omogenea. Assaggiare il pesto ed eventualmente aggiustare di sale, secondo il vostro gusto personale.

    CONSIGLIO: come vi ho detto questi ingredienti servono per ottenere almeno 10 porzioni. Potete usare la quantità che vi serve e congelare la restante gia’ divisa in contenitori con la quantità del vostro uso abituale. Basterà estrarre il contenitore 2-3 ore prima di utilizzarlo e lasciarlo scongelare a temperatura ambiente, il sapore non viene alterato.