Con mille idee per la testa, vago per il supermercato, felice ed appagata, poiché adoro fare la spesa, lo considero un momento di relax. Spesso in compagnia di mio marito, come una passeggiata dove cerchiamo di destreggiarci tra la lista della spesa e le promozioni, curiosi come due bambini, oppure quando mi fermo all’uscita dal […]
Con mille idee per la testa, vago per il supermercato, felice ed appagata, poiché adoro fare la spesa, lo considero un momento di relax. Spesso in compagnia di mio marito, come una passeggiata dove cerchiamo di destreggiarci tra la lista della spesa e le promozioni, curiosi come due bambini, oppure quando mi fermo all’uscita dal lavoro. I pensieri e lo stress rimangono nel parcheggio, porto con me solo il carrello e mi lascio guidare dai colori e dai profumi di tutto ciò che c’è ben esposto, consapevole che poi potro’ rifugiarmi nella mia amata cucina e “giocare” con pentole e fornelli. Così oggi nel banco dell’ortofrutta mi sono imbattuta in questi piccoli agrumi chiamati mapo, di cui ho sentito parlare, ma non ricordo di averli già assaggiati. Li colgo al volo, solo 3 per cominciare e proseguendo nel mio cammino, mi chiedo a cosa potrei associarli, un dolce oggi mi sembra troppo scontato, vorrei di più. Poi ecco la risposta! Davanti a me il banco del pesce, l’occhio e’ presto attirato da scampi e gamberoni. La vecchia cara marinatura della tradizione freme per essere chiamata in causa, non mi resta che terminare la mia spesa, pagare e correre a casa. Non vedo l’ora di portarli in tavola.
L’apprezzamento finale per questo piccolo agrume di carattere e’ d’obbligo. All’assaggio infatti la dolcezza dei crostacei e’ esaltata dal mapo in principio, per poi lasciare spazio alla nota acidula con un finale lievemente amaro in cui il piccolo agrume afferma la propria presenza.
INGREDIENTI per 2 PERSONE:
- 4 scampi
- 12 gamberoni
- 3 mapo
- olio extra vergine d’oliva di buona qualità
- pepe macinato fresco
- sale

PROCEDIMENTO:
Per poter apprezzare al meglio il sapore della marinatura, conviene preparare il tutto almeno 2 ore prima di servire.
Pulire il pesce, incidendo sia i gamberi che gli scampi sul dorso, per poter estrarre il filamento nero. In questa ricetta ho preferito lasciare il carapace agli scampi per mantenere tutta la loro dolcezza e la loro aromaticità, ho solo dilatato un po’ con le mani i margini del carapace, per permettere alla marinatura di entrare e diffondere il proprio profumo.

Per i gamberi invece ho scelto di togliere completamente il carapace, per poterli sistemare agevolmente sugli spiedini e togliere la noia di sgusciare tutto il pesce alla degustazione.

Terminate le operazioni di pulitura, preparare la marinatura. Lavare bene 2 mapo, tagliarli a metà e spremere tutto il loro succo raccogliendolo in una ciotolina, senza preoccuparsi di filtrarlo, poiché a mio parere i pezzetti di polpa sono un valore aggiunto. Aggiungere al succo di mapo 3 cucchiai di olio extra vergine di oliva di buona qualità, un pizzico di sale e un macinata di pepe. Mescolare bene. Con questa emulsione spennellare gli scampi, facendola penetrare all’interno del carapace e mettere i gamberi sgusciati direttamente nell’emulsione avanzata. Coprire con pellicola per alimenti e mettere a riposare in frigorifero. Intanto tagliare a piccoli spicchi l’ultimo mapo rimasto.
Circa 15 minuti prima di servire mettere a scaldare sul fuoco la piastra per la cottura o la pietra ollare, se non disponete di queste attrezzature, anche un tegame antiaderente andrà benissimo. Estrarre dal frigorifero il pesce.

Comporre gli spiedini di gamberi, intervallando a questi gli spicchi di mapo precedentemente preparati.

Quando la piastra e’ calda adagiarvi gli scampi e gli spiedini. Con il pennello continuare a inumidire con l’emulsione di mapo e olio d’oliva durante la cottura.

Cuocere 1 minuto e 1/2- 2 minuti per lato. Sono cotti appena iniziano a prendere un colore rosato. Impiattare e servire, magari con un buon vino bianco profumato.
CONSIGLIO: ho provato questa ricetta anche con pesce congelato e il risultato non mi ha delusa. L’importante è decongelare correttamente il pesce, per non alterne le qualità e mangiarlo in piena sicurezza.