Tra un impegno e l’altro fervono i preparativi per l’orto e la nuova stagione. La raccolta di frutta e ortaggi mi soddisfa e mi stimola a preparare sempre nuove ricette, non solo fresche e di pronto consumo, bensì le favolose preparazioni sotto vetro. Quando l’orto e il frutteto in piena produzione elargiscono generosi i propri […]
Tra un impegno e l’altro fervono i preparativi per l’orto e la nuova stagione. La raccolta di frutta e ortaggi mi soddisfa e mi stimola a preparare sempre nuove ricette, non solo fresche e di pronto consumo, bensì le favolose preparazioni sotto vetro. Quando l’orto e il frutteto in piena produzione elargiscono generosi i propri doni, il consumo giornaliero non basta e sprecare queste preziose materie prime, sarebbe un errore imperdonabile. Ecco allora che inizia una colorata e genuina sfilata di conserve, golose confetture, sciroppati, sott’olio, speziati, ecc…. , sono da sempre una mia grande passione. Mi rilassa immergermi in questo mondo di natura, dai sapori vivi e autentici, per tentare sempre nuovi accostamenti e goderne tutto l’anno. A poco a poco la fresca cantina colma i propri scaffali, poi l’autunno e l’inverno che avanzano, mentre tante prelibatezze sono pronte da gustate in famiglia, in compagnia e a volte sono addirittura doni per le persone che si amano. Il bello e’ che un’altra primavera e un’altra estate arriveranno, per ricominciare il suo ciclo della vita e la sua scia di esperimenti culinari. Amo le conserve per il significato che hanno, un mix di tradizione, di ricordi, di ricette che si tramandano e di povertà, dove bastava avere un ortaggio da mettere in tavola, per sfamare la famiglia ed essere signori. Le ricette evolvono, nuovi ingredienti si accostano alla tradizione, ma il cuore che metto nei miei vasetti e la sensazione di conforto che mi trasmettono non cambieranno mai. Guardo la mia cantina, con le mie conserve come fosse una cassaforte che protegge i gioielli della regina, le tavole dell’autunno-inverno trascorsi, l’hanno a poco a poco depauperata ed è’ ora di fare l’inventario! Prodotti di maggior consumo, ricette amate e rimanenze da sfruttare per fare spazio ai nuovi prodotti, come queste dolcissime albicocche sciroppate. Usarle per fare una macedonia, sarebbe troppo scontato, così scelgo di trasformarle in prelibati bocconcini, freschi e delicati. Uno tira l’altro in un dolcissimo fine pasto.
INGREDIENTI:
- albicocche sciroppate
- 200 ml di panna vegetale montata
- 250 g di ricotta
- 70 g di zucchero al velo vanigliato PANEANGELI
- 50 g amaretti sbriciolati
- 50 g di gocce di cioccolato bianco
PROCEDIMENTO:
In una ciotola lavorare la ricotta con una spatola, fino a farla diventare una crema liscia e morbida. Unire lo zucchero, gli amaretti sbriciolati finemente ( tenerne da parte 1 manciata per guarnire i bocconcini) e le gocce di cioccolato bianco. Amalgamare bene. Per ultima incorporare la panna montata a neve ben ferma, mescolando dal basso verso l’alto per dare leggerezza al composto. La farcia e’ pronta.
In un piatto da portata, adagiare le albicocche sciroppate, scolandole un po’ dallo sciroppo di conservazione. Caricare una sac a’ poche con la crema di ricotta, avendo cura di montare un beccuccio con l’apertura ampia, poiché le gocce di cioccolato tenderebbero ad ostruirlo, e iniziare a farcire le albicocche sciroppate.


Guarnire con gli amaretti sbriciolati tenuti da parte. Conservare in frigorifero.
CONSIGLIO: potete anche servire questi bocconcini, sormontandoli con una seconda metà albicocca, come se fossero baci di dama fruttati.
Per rimanere fedeli al principio che in cucina non si butta via niente, non gettate lo sciroppo di conservazione, per i più golosi e’ molto buono da bere, ma ancora di più possiamo utilizzarlo per un secondo dolce come sciroppo per inumidire pan di Spagna o biscotti, ecc.