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Hamburger di pollo e porcini al tartufo

  • sabrina
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  • 30 Ottobre 2016
  • Con l’autunno e i suoi profumi, arriva anche lui, il più pregiato, sua maestà il tartufo con il suo aroma forse singolare ma altrettanto inebriante e gustoso. Un mondo affascinante dove l’uomo ed il suo cane dal fiuto eccezionale, uniscono le loro forze, tanto da non saper più distinguere il momento del lavoro dal gioco. […]

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    Con l’autunno e i suoi profumi, arriva anche lui, il più pregiato, sua maestà il tartufo con il suo aroma forse singolare ma altrettanto inebriante e gustoso. Un mondo affascinante dove l’uomo ed il suo cane dal fiuto eccezionale, uniscono le loro forze, tanto da non saper più distinguere il momento del lavoro dal gioco. Gli sforzi premiati portano sulle nostre tavole piccoli tartufi dal profumo così intenso da dare quasi un senso di vertigine e una sfilata di piatti poveri o pregiati che siano scorre sotto i nostri occhi, nobilitati da scaglie di tartufo.

    Oggi un pezzetto del mio bottino acquistato alla sagra di Sant’Agata Feltria, lo dedico alla creazione di un nuovo hamburger casalingo, che unisce la varietà dello Street food alla regalità del tartufo bianco.

    INGREDIENTI:

    • 4 panini da hamburger ( per me fatti in casa)
    •  350 g  di petto di pollo
    • 1 manciata di funghi porcini secchi
    • 2 hg di formaggio caciotta morbida
    • 1 tartufo fresco
    • olio al tartufo
    • 1/2 cucchiaino di curcuma
    • aglio secco in polvere 1 pizzico (o 1/2 di fresco se preferite)
    • 2 cucchiai di pangrattato
    • sale fino
    • pepe macinato fresco
    • olio extra vergine di oliva
    • 1/4 di dado classico

    PROCEDIMENTO:

    Almeno 1 ora prima di procedere alla preparazione degli hamburger mettere in ammollo in acqua tiepida i funghi porcini.

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    Lavare e tamponare il petto di pollo, poi tagliarlo grossolanamente a cubetti con il coltello. Scolare e strizzare i funghi ammollati e tagliare anche questi grossolanamente.

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    Versare il trito ottenuto in una ciotola ed aggiungere un pizzico di sale fino, una macinata di pepe, 1/2 cucchiaino di curcuma in polvere, l’aglio e 2 cucchiai di pangrattato. Amalgamare bene.

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    Dal composto ottenuto, ricavare delle svizzere, cercando di compattarle bene, per evitare che si sfaldino in cottura.

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    Adagiarle direttamente in un tegame con un filo di olio extra vergine di oliva e scottarle 1 minuto per lato, poi aggiungere il dado classico eirrorare con 1/2 bicchiere del liquido di ammollo dei funghi porcini, terminare la cottura. Mantenere in caldo.

    Mancano solo le fettine sottili della caciotta che abbiamo scelto e siamo pronti per assemblare gli hamburger. Scaldiamo i panini in forno o se preferite tostiamoli sulle due metà interne in un tegame antiaderente, l’importante è che siano ben caldi. Tagliarli  a metà e farcirli con un primo strato di caciotta.

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    Proseguire con la svizzera di pollo e porcini ben calda.

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    Ed infine un secondo strato di caciotta, scaglie di tartufo fresco e un filo di olio al tartufo. Chiudere l’hamburger e servire caldo.

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    CONSIGLIO: se desiderate preparare i panini da hamburger in casa, potete seguire la ricetta alla voce “HAMBURGER” delle CATEGORIE, è una preparazione molto semplice e di soddisfazione garantita.

    Gelatina di melograno e arance

  • sabrina
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  • 29 Ottobre 2016
  • Tempo di melograno. Raccolti e maturati nel mese di ottobre, questi frutti tanto belli quanto sani, ci regalano un carico di antiossidanti che prevengono l’invecchiamento cellulare. Un vero alleato della nostra salute e una pianta che cresce facilmente nei nostri giardini, eppure ancora se ne fa un uso limitato.  Certamente il suo scarso consumo  non […]

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    Tempo di melograno. Raccolti e maturati nel mese di ottobre, questi frutti tanto belli quanto sani, ci regalano un carico di antiossidanti che prevengono l’invecchiamento cellulare. Un vero alleato della nostra salute e una pianta che cresce facilmente nei nostri giardini, eppure ancora se ne fa un uso limitato.  Certamente il suo scarso consumo  non è da imputare al sapore o al profumo fresco che emana, non appena si incide la sua buccia coriacea. Tante perle rosse e seducenti balzano nel piatto, come lepri libere di saltare nei campi, però questa operazione richiede tempo e pazienza di cui a volte non disponiamo.

    Cosi per la ricetta di oggi ho deciso di semplificare la vita a me stessa e a chi desidera conservare i benefici del buon melograno, quasi fosse una medicina o un rimedio per l’inverno ormai alle porte.

    Non resta che munirsi del semplice spremiagrumi, se non disponiamo di centrifughe o estrattori e cominciare la nostra opera. Basterà non fermarsi al primo bicchiere di succo fresco, bensì continuare con il nostro cesto di melograno freschi a farci compagnia. Anche le arance si uniranno al nostro lavoro e nel giro di 1 ora avremo creato una deliziosa gelatina da conservare sotto vetro e gustare a colazione o in altre ricette tutte le volte che ne avremo voglia. Più facile e veloce di così, davvero non si può.

    INGREDIENTI:

    •  10-12 melograno sani e maturi
    • 5 arance biologiche
    • 1 busta di FRUTTAPEC CAMEO 2:1
    • 500 g di zucchero di canna
    • vasi di vetro e relativi coperchi  per conservazione

    PROCEDIMENTO:

    Tagliare a metà melograni e arance. Spremere prima il melograno, fino ad ottenere 600 ml di succo fresco, poi le arance dalle quali ricaviamo 400 ml.

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    Filtrate il succo ottenuto, soprattutto il melograno poiché, spremendolo, rimangono piccoli residui delle pellicine interne al frutto, che conferiscono un sapore amaro.

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    Versare il succo ottenuto in una pentola a pareti alte, aggiungere 500 g di zucchero di canna miscelato con una busta di fruttapec 2:1.

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    Amalgamare bene e portare a bollore, una volta raggiunto contare 3 minuti, schiumando se necessario, poi spegnere il fuoco ed invasare a caldo in vasi precedentemente sterilizzati ( vedi nella sezione categorie la tecnica di sterilizzazione in forno). Chiudere i vasi e capovolgerli. Dopo 10 minuti raddrizzare i vasi e lasciare raffreddare completamente. Etichettare e riporre in luogo fresco e buio.

    Spatzle di zucca allo speck e nocciole

  • sabrina
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  • 27 Ottobre 2016
  • Per la ricetta di oggi, ho deciso di cimentarmi con gli spatzle, un piatto di origine austriaca. Una specie di piccoli gnocchetti, quasi gocce di impasto che cadono direttamente nell’acqua di cottura pochi minuti prima di servire il piatto. Mi hanno sempre incuriosita e si tratta di una preparazione molto versatile, in quanto si possono […]

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    Per la ricetta di oggi, ho deciso di cimentarmi con gli spatzle, un piatto di origine austriaca. Una specie di piccoli gnocchetti, quasi gocce di impasto che cadono direttamente nell’acqua di cottura pochi minuti prima di servire il piatto. Mi hanno sempre incuriosita e si tratta di una preparazione molto versatile, in quanto si possono realizzare con qualsiasi ingrediente e condimento. Aggiungiamoci la velocità di preparazione, che non prevede  lavoro manuale sulla spianatoia e  il gioco è fatto. Perché allora il coraggio di cimentarmi nella loro preparazione oggi?

    Semplicemente per una spiacevole esperienza precedente. Il mio primo “contatto” con gli spatzle,nello specifico di spinaci, risale a quasi 14 anni fa, quando ne acquistai una confezione al supermercato, con la dicitura pronti in 3 minuti. Tornati a casa io e Ale, che oggi è mio marito eravamo molto curiosi di assaggiarli, così a bollore raggiunto dell’acqua, aggiungemmo una presa di sale e giù gli spatzle tutti uniti tra loro per il sottovuoto subito. Il risultato? Non ci volle molto a capire che qualcosa non stava funzionando, perché iniziarono a disgregarsi e non potemmo fare altro che vederli finire nello scarico, scolando l’acqua, poiché anche la maglia dello scolapasta non ha saputo trattenerli. Sconfortati per le attese disilluse, pensammo che non era un esperimento da ripetere, pero’ io sono testarda e 14 anni dopo eccomi qui con l’apposito strumento nuovo e fiammante e una ZUCCA che decisamente muore dalla voglia di trasformarsi in spatzle!  Credo che  fatte in casa le cose vengono meglio e probabilmente  il segreto è  trovare il giusto compromesso con la farina. Giudicate voi il risultato!  Quanto al sapone…….ottimo, basta amare la zucca!

    INGREDIENTI PER 4 PERSONE:

    •  500 g di zucca cotta al forno
    • 100 ml di latte parzialmente scremato
    • 3 uova
    • Farina 0 circa 200 g
    • noce moscata grattugiata fresca
    • sale fino qb
    • 150 g speck a cubetti
    • 20 nocciole
    • 50 g di burro
    • pepe macinato fresco

    PROCEDIMENTO:

    Dopo aver lavato e tagliato a tranci la zucca,  cuocerla come di consueto in forno a 180° fino a che la polpa risulterà morbida bucandola con i rebbi di una forchetta e i bordi inizieranno a scurirsi.  Lasciare raffreddare la zucca, poi con l’aiuto di un cucchiaio separare la polpa dalle bucce fino ad ottenere 500 g di polpa .

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    Lavorare bene la polpa di zucca per ottenere una crema soffice, poi aggiungere un pizzico di sale fino, noce moscata grattugiata fresca, le uova, il latte e a poco a poco la farina, mescolare bene con la frusta. Otterremo un composto omogeneo e “colloso”, che si stacca a fatica dalla frusta quando la solleviamo.

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    A parte sciogliere il burro,  unire lo speck precedentemente tagliato a cubetti.  Regolare di sale e pepe poi lasciare insaporire qualche minuto, infine aggiungere le nocciole spezzettate grossolanamente per un risultato più rustico. Spegnare il fuoco e tenere in caldo.

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    Quando l’acqua bolle, salarla e posizionare sulla pentola l’apposito strumento per spatzle. Iniziare a versare nell’anello uno o due mestoli per volta del composto ottenuto, poi farlo scorrere  avanti e indietro sulle proprie guide per permettere all’impasto di cadere sotto forma di briciole nell’acqua bollente.

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    Dopo pochi secondi riaffioreranno in superficie.  Raccoglierli con il mestolo forato e versarli direttamente nella padella con il condimento.

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    Procedere fino ad esaurimento del composto, dopo di che con delicatezza  amalgamare bene le spatzle con il condimento. Servire  caldo con una macinata di pepe fresco .

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    CONSIGLIO: se non disponete dell’apposito strumento per spatzle, potete utilizzare lo schiacciapatate con l’inserto a fori larghi.

    Tartare di tonno allo zenzero

  • sabrina
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  • 26 Ottobre 2016
  • Ho spesso postato ricette con la tagliata di tonno piatto che amo molto in diverse versioni e generalmente uso la tagliata già pronta senza scarti . Questa volta invece ho potuto acquistare un trancio di tonno al naturale da poter lavorare a mio piacimento. L’unico inconveniente è la pezzatura, così una volta decongelato, ho potuto […]

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    Ho spesso postato ricette con la tagliata di tonno piatto che amo molto in diverse versioni e generalmente uso la tagliata già pronta senza scarti .

    Questa volta invece ho potuto acquistare un trancio di tonno al naturale da poter lavorare a mio piacimento. L’unico inconveniente è la pezzatura, così una volta decongelato, ho potuto cimentarmi in diverse preparazioni, crudo compreso. Dopo essermi documentata un po’  in rete ho tagliato il mio trancio in fette, di cui alcune le ho cotte pochi minuti sulla piastra, altre sono servite per una deliziosa pasta alla carbonara e con le restanti per la prima volta mi sono cimentata in questa tartara di tonno che  ho voluto profumare con zenzero fresco.

    Personalmente nella competizione tra un buon trancio scottato e questa semplice tartare,  arricchita  dalla nota fresca dello zenzero vince di gran lunga il crudo.

    INGREDIENTI PER 4 PERSONE:

    •  4 fettine di tagliata di tonno (Già congelato per almeno 72 ore)
    •  2 cm circa di radice di zenzero
    • olio extravergine  di oliva  di buona qualità
    • sale fino
    • pepe macinato fresco
    • Qualche filo di erba cipollina fresca (facoltativa)

    PROCEDIMENTO:

    Iniziamo preparando la marinatura per la tartare di tonno. In una ciotola versare quattro cucchiai di olio extravergine di oliva,un pizzico di sale fino, pepe macinato fresco. Pelare la radice di zenzero e grattugiarlo, per quattro persone sarà sufficiente il quantitativo di circa 1 cm di zenzero al netto degli scarti.

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    Lavare bene la tagliata di tonno poi con lo scottex tamponare l’umidità in eccesso. Con l’aiuto di un coltello ben affilato iniziare a tagliare il tonno a cubetti piccoli.

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    Versare i cubetti di tonno ottenuti direttamente nella ciotola della marinatura ed amalgamate bene. Coprire con pellicola per alimenti e riporre in frigorifero a riposare per alcuni minuti .

    Servire a piacere adagiando alcuni cucchiaini di tartara nelle ciotoline monoporzione o se preferite comporre il piatto usando dei piccoli coppa pasta per compattare la Tartare da decorare a piacere con zenzero e verdure fresche. Guarnire con erba cipollina fresca.

    CONSIGLIO: Per il corretto consumo in sicurezza del tonno fresco, specie nelle preparazioni a crudo,  va sempre rispettata la regola delle 72 ore di gelo seguita da un lento scongelamento in frigo per debellare il batterio Anisakis. Questa pratica sostituisce i benefici dell’abattitore  professionale, in ambiente domestico.

    Filetti di merluzzo al pesto di pistacchi

  • sabrina
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  • 21 Ottobre 2016
  • Continuano le mie sperimentazioni con il pesto di pistacchi che ben si abbina ai piatti salati, alzando l’asticella dei delicati profumi. Un ingrediente che sto imparando ad apprezzare sempre di più, poiché dona sapore e aromaticità al piatto senza sovrastare l’ingrediente principale. Oggi ho voluto abbinarlo a semplici filetti di merluzzo congelati. Una preparazione facile […]

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    Continuano le mie sperimentazioni con il pesto di pistacchi che ben si abbina ai piatti salati, alzando l’asticella dei delicati profumi. Un ingrediente che sto imparando ad apprezzare sempre di più, poiché dona sapore e aromaticità al piatto senza sovrastare l’ingrediente principale. Oggi ho voluto abbinarlo a semplici filetti di merluzzo congelati. Una preparazione facile e via in forno per un piatto squisito e sano, ma soprattutto una cena elegante che esce dagli schemi senza richiedere eccessivi sforzi.

    INGREDIENTI PER 4 PERSONE:

    • 4 filetti di merluzzo
    • 200 g di pesto di pistacchi
    • pepe macinato fresco
    • 1 pizzico di aglio secco in polvere (oppure fresco se lo gradite)
    • 1 cucchiaino di curcuma
    • 1 pizzico di sale
    • pangrattato per la panatura + 2 cucchiai rasi per la farcia.
    • olio extra vergine di oliva

    PROCEDIMENTO:

    Iniziamo preparando la farcia per i nostri filetti.

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    In una ciotola amalgamare bene il pesto di pistacchi con una bella macinata di pepe fresco, un pizzico di aglio essiccato in polvere o fresco, secondo il vostro gusto, la curcuma  e i 2 cucchiai di pangrattato. Otterete una crema densa.

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    Lavare i filetti di merluzzo, già scongelati in acqua fresca, poi scolarli e tamponarli con carta da cucina per eliminare l’umidità in eccesso.

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    Stenderli e distribuire su ciascun filetto 1/4 della crema  di pistacchio ottenuta, cercando di lasciare un po’ di margine libero, per evitare che la farcitura fuoriesca durante le successive lavorazioni.

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    Arrotolare su se stessi i filetti, cercando di compattarli un po’.  Passarli nel restante pangrattato, facendolo aderire su tutti i lati. Adagiare i filetti in una pirofila  rivestita di carta da forno, condire con un filo leggero di olio extravergine di oliva e un pizzico di sale fino.

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    Cuocere in forno a 180 gradi  con funzione ventilata per 25 minuti circa o fino a quando il pangrattato sarà dorato. Servire caldo magari con una dadolata di pomodoro  fresco in accompagnamento.

    Spezzatino di bufala e recupero del bollito

  • sabrina
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  • 17 Ottobre 2016
  • E con la carne di bufala utilizzata per fare il mio brodo viola, cosa mi invento? Dopo il brodo che sembra preparato da Alice nel paese delle meraviglie, in collaborazione con il cappellaio matto, per riutilizzare la carne, ritorno su terreni più concreti, anzi solidi e decido di ispirarmi all’amato Trentino. Per non sprecare nulla, […]

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    E con la carne di bufala utilizzata per fare il mio brodo viola, cosa mi invento? Dopo il brodo che sembra preparato da Alice nel paese delle meraviglie, in collaborazione con il cappellaio matto, per riutilizzare la carne, ritorno su terreni più concreti, anzi solidi e decido di ispirarmi all’amato Trentino. Per non sprecare nulla, decido di destinarla alla cena e subito mio marito storce un po’ il naso, perché il bollito non è certo il suo piatto preferito, ancor meno se la carne risulta più dura e stopacciosa, poiché ha ceduto tutti i suoi succhi al brodo! Occorre un po’ di astuzia per riciclare la carne senza rinunciare ai suoi sapori e profumi. Ed ecco un buon spezzatino. Cotto adagio con spezie fresche e  funghi porcini essiccati  per dare aroma e morbidezza a questo trancio di bufala che ora profuma di alloro, ginepro e  funghi! ma sopratutto si scioglie in bocca. A completare questo piatto ricco, ci pensano loro,le  buone fette di pane casereccio per una scarpetta ad opera d’arte!

    INGREDIENTI:

    •  carne di bufala utilizzarta per fare il brodo (anche la carne di manzo se preferite)
    • 1 manciata abbondante di funghi porcini essiccati
    • 2 foglie di alloro fresco
    • 4 bacche di ginepro
    • pepe macinato fresco
    • 300 ml di passata di pomodoro (io ho usato quella casalinga)
    • 1/2 scalogno
    • una noce di burro
    • sale fino

    PROCEDIMENTO:

    Almeno 1 ora prima di preparare lo spezzatino, mettere in ammollo in acqua tiepida i funghi essiccati.

    Tagliare tutta la carne da brodo a pezzetti piccoli e tenerla da parte.

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    Far appassire lo scalogno tritato finemente con il burro.

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    Prima che inizi a colorire aggiungere i funghi già ammorbiditi.

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    Dopo circa 1 minuto unire la carne preparata e rosolare brevemente anche questa. Aggiungere le bacche di ginepro schiacciate, le foglie di alloro e regolare di sale e pepe. Lasciare insaporire  ancora 1 minuto mescolando spesso, poi irrorare con 1/2 tazza di liquido d’ammollo dei funghi, dopo averlo filtrato. Lasciare restringere per qualche minuto ed infine versare la passata di pomodoro. Amalgamare bene e proseguire la cottura per circa 1 ora o fino a quando il sughetto inizierà a restringersi.

    Brodo di bufala in viola con mini canederli di ricotta e parmigiano

  • sabrina
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  • 15 Ottobre 2016
  • Pioggia, pioggia e ancora pioggia! In questi giorni ne abbiamo vista davvero troppa. Trincerati in casa con i visi ad un palmo dai vetri, osservando con sguardo attento la natura, la sua forza e le sue infinite tonalità di grigio. Lo stupore a poco a poco svanisce lasciando il posto all’incanto, mentre la legna scoppietta […]

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    Pioggia, pioggia e ancora pioggia! In questi giorni ne abbiamo vista davvero troppa. Trincerati in casa con i visi ad un palmo dai vetri, osservando con sguardo attento la natura, la sua forza e le sue infinite tonalità di grigio. Lo stupore a poco a poco svanisce lasciando il posto all’incanto, mentre la legna scoppietta nella stufa, portando via lentamente quel senso di freddo e umido che posa brividi sulle spalle. Mentre i vetri si appannano, i pensieri si fanno più malinconici e lo sguardo che ancora scruta quell’incessante cadere della pioggia, ormai vede oltre l’orizzonte, tra sogni e progetti di vita. Assorta nei miei pensieri penso che un buon brodo caldo è proprio quel ci vuole in questa giornate grigie, perché certe cose non cambiano mai. O forse sì! A cominciare dal colore. Inizio a preparare gli ingredienti per il mio brodo, quando mi accorgo che non ho più carote classiche, ma solo carote VIOLA! In effetti succede, quando fai la spesa e le mani diventano complici di occhi curiosi, finisci  col ritrovarti tanti stani e nuovi ingredienti nel carrello e ancora di più nella dispensa di casa. Il mio cuore palpita, l’associazione e’ immediata, perché nella mia mente già si materializza l’immagine di questo brodo caldo e VIOLA grazie alla gentile concessione delle carote. A questo punto una minestrina, sarebbe troppo banale, così ne approfitto per sperimentare una ricettina che da tempo mi frulla in testa. Proprio così, dei mini Canederli dal sapore delicato, fatti di ricotta e parmigiano stagionato che già prendono posto nel mio piatto immaginario come piccole isole incantate, lambite da un caldo mare viola. Ed ecco qua il risultato finale, che non sola scalda lo stomaco, ma appaga anche la vista.

    INGREDIENTI PER IL BRODO:

    •  1 kg di carne di bufala da brodo
    • 2 carote  viola
    • 2 scalogni
    • 1 costa di sedano
    • 2 dadi classici

    INGREDIENTI PER I CANEDERLI:

    •  100 g di ricotta
    • 60 g di parmigiano stagionato grattugiatao fresco
    • 1 manciata di foglie e fiori di basilico viola
    • 100 g di pane casereccio
    • pepe macinato fresco
    • noce moscata grattugiata fresca
    • 1 uovo intero
    • 1 pizzico di sale
    • Pangrattato qb per impanare i canederli
    • 1 litro di brodo classico (facoltativo)

    PROCEDIMENTO:

    In una pentola capiente, adagiare la carne di bufala, le carote  viola private della  buccia, gli scalogno, il sedano, i dadi e coprire il tutto con abbondante acqua fredda. Portare ad ebollizione e proseguire la cottura a fiamma dolce per circa 2 ore o almeno fino a che la quota liquida sarà ridotta circa della metà e la carne ben cotta si staccherà facilmente dall’osso. Durante la cottura, le carote rilasceranno il loro colore.

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    Intanto passiamo alla preparazione dei canederli. In una ciotola versare la ricotta, il parmigiano macinato insieme alle foglie e ai fiori di basilico, il sale, il pepe, la noce moscata, 1 uovo intero ed amalgamare bene.

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    Tagliare il pane casereccio a fette dello spessore di 1 cm poi ridurlo a cubetti. Unire anche questi al composto di ricotta ed impastare il tutto con le mani per dare compattezza.

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    Con le mani prelevare piccole quantità di composto e ruotarlo sul palmo per ricavare delle palline che abbiano un diametro di circa 3 cm, poi passarle in un piattino in cui avremo  versato il pangrattato, per impararle bene ed evitare che si attacchino tra loro.

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    A questo punto non resta che cuocere i mini canederli. Per rimanere fedele alla mie scelte cromatiche e non perdere il contrasto, io ho cotto i Canederli in brodo normale ed ho assemblato il piatto solo alla fine, prima di servire, tuttavia, potete tranquillamente cuocerli direttamente nel brodo viola dopo aver estratto la carne e le verdure, tenendo conto che il viola colorerà anche loro.

    CONSIGLIO: se non disponete di carote VIOLA, potete realizzare comunque questa ricetta con le carote classiche e sostituire la carne di bufala con carne di manzo.

    I canederli che non cuocete potete congelarli, mettendoli in freezer direttamente con un vassoio rivestito di carta forno. Solo quando saranno già congelati, potrete trasferirli dal vassoio ai normali sacchetti da freezer.

    Grissini al parmigiano stagionato e paprika forte con pasta madre

  • sabrina
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  • 11 Ottobre 2016
  • Altro rinfresco della pasta madre e altra ricetta. Ogni volta che apro il frigorifero lo vedo lì sereno e ben alveolato. Continuo quello che sto facendo e cerco di non dargli troppa importanza, visti i miei trascorsi con il lievito madre, eppure solletica la mia mente e il mio appetito. I 4-5 giorni che intercorrono […]

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    Altro rinfresco della pasta madre e altra ricetta. Ogni volta che apro il frigorifero lo vedo lì sereno e ben alveolato. Continuo quello che sto facendo e cerco di non dargli troppa importanza, visti i miei trascorsi con il lievito madre, eppure solletica la mia mente e il mio appetito. I 4-5 giorni che intercorrono tra un rinfresco e l’altro mi vedono spesso studiare sul web, o cercare vecchie ricette appuntate su foglietti di carta volante e vecchi libri. Alla fine ubriaca tra le tante proposte prendo una decisione e quella di oggi, è caduta su questi grissini croccanti all’esterno e soffici dento, con una leggera nota speziata e piccante. Devo dire che la loro preparazione e’ stata semplice e il risultato finale, è davvero gradevole, poiché quel sapore vagamente acidulo tipico della pasta madre, in questa ricetta scompare del tutto. Ecco il procedimento di questi grissini, ottimi come aperitivo o per accompagnare un antipasto saporito e sfizioso.img_7200

    INGREDIENTI:

    •  150 g di pasta madre già rinfrescata
    • 600 g di farina 0
    • 320 ml di acqua tiepida
    • 70 g di parmigiano stagionato
    • 80 ml di olio extravergine di oliva
    • 1 cucchiaino di sale fino
    • 3 cucchiaini di paprika forte affumicata in polvere

    PROCEDIMENTO:

    Sciogliere il lievito madre in 320 ml di acqua tiepida.

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    Quando comincerà  a sfaldarsi, incorporare la farina setacciata ed il parmigiano setacciato.

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    Impastare brevemente per far assorbire la farina.

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    Aggiungere il sale e l’olio extra vergine di oliva, poi continuare ad impastare fino ad ottenere un composto omogeneo ed elastico. Riporre in una terrina, coprire con pellicola per alimenti e lasciare lievitare per tutta la notte in luogo tiepido. (Io lo lascio riposare nel forno spento)

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    Terminata la prima lievitazione, riprendere il composto che nel frattempo avrà quasi raddoppiato il volume e stenderlo nella teglia del forno già foderata con apposita carta, ad uno spessore di circa 1 cm.

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    Guarnire con la paprika forte affumicata, cercando di distribuirla in modo omogeneo.

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    Tagliare l’impasto steso in due metà rettangolari e suddividerle ulteriormente queste in segmenti larghi circa 2 cm ( vedi immagine).

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    Con cautela staccare un segmento per volta ad attorcigliarlo su se stesso. Io ho lasciato alcuni grissini stesi, mentre altri li ho chiusi unendo i margini per formare delle ciambelline. Depositarli sulla placca foderata di carta forno, mantenendoli separati tra loro. Lasciare lievitare circa 2 ore.

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    Terminata la Seconda lievitazione, cuocere in forno preriscaldato a 200 gradi per 20 minuti, poi abbassare la temperatura a 170 gradi e proseguire la cottura per altri 10 minuti.

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    Pomodori gratinati ai fiori di basilico viola

  • sabrina
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  • 10 Ottobre 2016
  • Ed ecco gli ultimi pomodori della stagione. Rossi e brillanti, come superstiti di un tempo passato.

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    Ed ecco gli ultimi pomodori della stagione. Rossi e brillanti, come superstiti di un tempo passato. Continue reading “Pomodori gratinati ai fiori di basilico viola”

    Pancake di zucca ai funghi porcini

  • sabrina
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  • 8 Ottobre 2016
  • Zucche, zucche e ancora zucche! In ogni luogo fanno bella mostra di se’. Dai campi coltivati, belle come gemme incastonate in un gioiello,  alla tavola per arricchire piatti dolci e salati. Oggi ho voluto accostare la delicata dolcezza della zucca ai funghi porcini con il loro profumo di boschi incantati e a far da cornice […]

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    Zucche, zucche e ancora zucche! In ogni luogo fanno bella mostra di se’. Dai campi coltivati, belle come gemme incastonate in un gioiello,  alla tavola per arricchire piatti dolci e salati.

    Oggi ho voluto accostare la delicata dolcezza della zucca ai funghi porcini con il loro profumo di boschi incantati e a far da cornice a questo abbraccio, un po’ di atmosfera americana. La zucca porta in tavola i classici pancakes, perfetti sia per piatti salati che dolci. Manca solo un po’ di formaggio filante per legare ai pancakes realizzati i funghi porcini, velocemente saltati in padella.

    INGREDIENTI per i PANCAKE:

    • 200 g di polpa di zucca arrostita in forno
    •  230 ml di latte parzialmente scremato
    • 120 g di farina 0
    • 20 g di zucchero di canna
    • 1 cucchiaio di fecola di patate PANEANGELI
    • 1/2 bustina di lievito per dolci PANEANGELI
    • 2 uova
    • 1 pizzico di sale
    • burro q.b. per la cottura

    INGREDIENTI per la FARCIA:

    •  4-5 funghi porcini freschi
    • Sottilette di formaggio cremoso
    • prezzemolo fresco
    • 1 spicchio di aglio
    • sale
    • pepe
    • olio extravergine di oliva

    PROCEDIMENTO:

    Cuocere la zucca in forno già tagliata a tranci e privata di semi e filamenti interni, per circa 35 minuti a 180 gradi con funzione ventilata. Quando i margini inizieranno a scurirsi e la polpa sarà così tenera da affondare i rebbi della forchetta senza difficoltà, sarà cotta al punto giusto. Lasciare raffreddare.

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    Quando sara’ completamente raffreddata separare la polpa di zucca dalle bucce, fino ad ottenere un peso di 200 g e lavorarla bene con una forchetta fino a renderla cremosa.

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    A parte amalgamare i soli tuorli con lo zucchero fino ad ottenere una crema. Aggiungere la polpa di zucca, la farina, la fecola di patate e il lievito.

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    Mescolare ed incorporare gradualmente il latte.

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    Montare a neve gli albumi messi da parte ed incorporare anche questi al composto ottenuto, mescolando dall’alto verso il basso per dare aria al composto.

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    Far scaldare un tegame antiaderente su fiamma dolce,  velare con poco burro e versarvi un mestolo scarso di pastella. Cuocere 1 minuto o fino a quando i margini appariranno asciutti e si staccheranno facilmente dalla padella, a questo punto con l’aiuto di una spatola, raccogliere il pancake e girarlo sull’altro lato, cuocere ancora 30 secondi poi depositarlo in un piatto. Procedere allo stesso modo fino ad esaurimento del composto.

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    A parte pulire e tagliare a fette i funghi porcini, poi saltarli in padella a fiamma viva con un filo di olio extravergine di oliva, uno spicchio di aglio, un pizzico di sale, una macinata di pepe fresco e abbondante prezzemolo fresco. Dopo pochi minuti spegnere il fuoco.

    A questo punto abbiamo tutti gli ingredienti e possiamo comporre il piatto finale. Adagiare in ogni piatto 1-2 pancake, aggiungere una sottiletta di formaggio cremoso e passare in microonde a 400watt per 30 secondi o nuovamente su tegame antiaderente per per 1 minuto, affinché il formaggio possa fondersi bene. Guarnire con i porcini saltati in padella e servire caldo.