Da tempo mi sono ripromessa di preparare una zuppetta di pesce un po’ diversa dalla classica rossa e ho trovato questa ricetta di pura ispirazione nordica. Ho apportato le mie solite modifiche per adeguarla ai gusti di casa e il risultato è un piatto davvero gradevole. Siamo rimasti piacevolmente sorpresi dalla delicatezza del sapore, in […]
Da tempo mi sono ripromessa di preparare una zuppetta di pesce un po’ diversa dalla classica rossa e ho trovato questa ricetta di pura ispirazione nordica. Ho apportato le mie solite modifiche per adeguarla ai gusti di casa e il risultato è un piatto davvero gradevole. Siamo rimasti piacevolmente sorpresi dalla delicatezza del sapore, in cui si percepiscono distintamente sia il merluzzo che il salmone mentre la sua cremosita’ avvolge il tutto. Provare per credere, e’ un piatto davvero unico per riscaldare le sere invernali o per una romantica cenetta in due.
INGREDIENTI per 4 PERSONE:
400 g di polpa di merluzzo (al netto degli scarti)
200 g di salmone affumicato
1 carota
1 scalogno
2 foglie di alloro
1/2 finocchio
1 bicchiere di vino bianco
1 litro e 1/2 di acqua
1 dado classico
200 ml di panna fresca
20 g di burro
1 cucchiaio colmo di farina 00
pepe macinato fresco
1 manciata di prezzemolo fresco
olio extravergine di oliva
sale
PROCEDIMENTO:
In una pentola dalle pareti alte far appassire a fiamma dolce lo scalogno tagliato a rondelle con un filo di olio extravergine di oliva. Prima che inizi a colorire aggiungere l’alloro, la carota e il finocchio anch’essi tagliati a pezzetti, saltare 2 minuti. Unire il dado classico, il vino bianco e l’acqua. Cuocere per circa 20 minuti, affinché le verdure si cuociano senza sfaldarsi ( devono mantenere un po’ di croccantezza) e la quota liquida inizi a ridursi.
A parte in una seconda pentola a pareti alte, sciogliere il burro, incorporare la farina e mescolare con la frusta per evitare la formazione di grumi.
Aggiungere gradatamente qualche mestolo del brodo preparato, filtrato dalle verdure, fino a raggiungere una consistenza brodosa,sempre mescolando con la frusta. Portare a bollore.
Intanto tagliare a pezzettoni i tranci di polpa di merluzzo.
Incorporare il merluzzo al brodetto creato e cuocere per 4-5 minuti.
Nel frattempo lavare il prezzemolo fresco e tritarlo a coltello. Aggiungerne 2/3 alla zuppa. Unire anche la panna fresca e proseguire la cottura per 2 minuti.
In fine tagliare a coltello anche il salmone affumicato, tenendone da parte 1 o 2 fettine per guarnire. Aggiungere la parte tagliata alla zuppetta, con una buona macinata di pepe fresco e regolare di sale. Servire calda con salmone e prezzemolo freschi. A piacere abbinare fettine di pane abbrustolito.
CONSIGLIO: la ricetta originale incorpora alla zuppetta anche i pezzettoni di verdura mantenuti abbastanza croccanti nella preparazione del brodo. Il risultato sarebbe un mix tra un minestrone di verdura e una zuppa di pesce. Io ho preferito utilizzarle solo per il brodo, per sfruttarne il delicato profumo e privilegiare il sapore del pesce. La consistenza rimane cremosa ed è alternata solo dai piccoli tranci di pesce che si sciolgono in bocca. Scegliete voi la varaiante che preferite.
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23 Dicembre 2015
Ecco un’altra semplice ricetta per chi ha scelto di preparare un menù a base di carne ed è ancora alla ricerca di quel secondo che completi bene le nostre scelte. Un piatto delicato, elegante e dal sapore natalizio? La risposta alla vostra ricerca può essere questa squisita faraona al melograno. L’aroma gentile, e’ adatto ad una […]
Ecco un’altra semplice ricetta per chi ha scelto di preparare un menù a base di carne ed è ancora alla ricerca di quel secondo che completi bene le nostre scelte. Un piatto delicato, elegante e dal sapore natalizio? La risposta alla vostra ricerca può essere questa squisita faraona al melograno. L’aroma gentile, e’ adatto ad una buona pietanza che sa di festa e le meravigliose perle di melograno donano prima il proprio sapore leggermente aspro per poi brillare sul nostro piatto , esaltandolo.
INGREDIENTI per 4 PERSONE:
1 faraona tagliata a tranci
3 melograni maturi grandi
1 spicchio di aglio in camicia
olio extravergine di oliva
4-5 bacche di ginepro
1/2 bicchiere di vino bianco
pepe macinato fresco
sale
PROCEDIMENTO:
Per prima cosa, con tanta pazienza, dobbiamo sgranare i melograni. Mettere da parte i grani ottenuti.
Lavare bene tutti i tranci di faraona sotto l’acqua corrente e controllare che non vi siano ancora piccole piume e peletti sulla pelle. Se presenti , fiammeggiare leggermente per eliminarli. Scaldare nel tegame un filo di olio extravergine di oliva con lo spicchio di aglio in camicia, senza far soffriggere. Unire i tranci di faraona e far rosolare a fiamma viva 1 minuto per lato.
Aggiungere il vino, il sale, il pepe macinato fresco, le bacche di ginepro e 2/3 dei grani di melograno precedentemente puliti. Abbassare la fiamma, coprire con un coperchio e cuocere a fiamma dolce per circa 1 ora girando di tanto in tanto la faraona.
Trascorso il tempo, la faraona sarà cotta e i granelli di melograno, pur mantenendosi interi avranno ceduto il proprio sapore.
Spegnere il fuoco, estrarrei tranci di faraona e tenerli in caldo. Se necessario restringere il fondo di cottura, cercando di mantenere comunque una consistenza cremosa, filtrarlo per eliminare i semi di melograno e servire con la faraona. Guarnire i grani di melograno fresco tenuti da parte, poiché oltre a migliorare l’estetica del piatto, all’assaggio sono una piacevole sorpresa dalla consistenza croccante e il guizzo più aspro per controbilanciare la delicatezza del piatto.
CONSIGLIO: se preferite utilizzare solo,il succo del melograno, anziché i grani in cottura, basterà spremere o centrifugare 2 dei 3 melograni.
Una specialità della mia provincia e’ il Pasticcio Ferrarese. Un piatto gustoso, ricco di pasta al ragù racchiuso in buona frolla. Per apprezzarlo naturalmente bisogna amare le preparazioni che giocano la propria essenza sul contrasto dolce e salato, con il giusto equilibrio. Mentre ero alla ricerca di una buona ricetta originale, ho pensato ad una […]
Una specialità della mia provincia e’ il Pasticcio Ferrarese. Un piatto gustoso, ricco di pasta al ragù racchiuso in buona frolla. Per apprezzarlo naturalmente bisogna amare le preparazioni che giocano la propria essenza sul contrasto dolce e salato, con il giusto equilibrio. Mentre ero alla ricerca di una buona ricetta originale, ho pensato ad una mia versione bianca ed egualmente gustosa. Mentirei se dicessi che sono anche riuscita ad alleggerire la ricetta, ma non era esattamente il mio obiettivo. Volevo mantenere una pietanza gustosa mantenendone i profumi e chi meglio del tartufo poteva assolvere questo compito.
INGREDIENTI per 4 PERSONE:
1 rotolo di pasta frolla
300 g di ppasta in formato di sedanini
200 g di prosciutto cotto a cubetti
100 g di funghetti tartufati sott’olio
500 ml di latte parzialmente scremato
30 g di burro
sale
2 cucchiai di farina
noce moscata
50 g di parmigiano 30 grattugiato
PROCEDIMENTO:
Mettere a bollire l’acqua e lessare i sedanini o qualsiasi formato desiderate, calcolando 1 minuto in meno dal tempo di cottura consigliato dalla casa produttrice, poiché terminerà la cottura in forno.
Intanto preparare una besciamella. Sciogliere nella pentola il burro, aggiungere la farina e un pizzico di sale, mescolando con la frusta, poi iniziare a diluire con il latte, sempre mescolando. Quando si sarà addensata e inizierà a sobbollire, e’ pronta, spegnere la fiamma e aggiungere 1/2 cucchiaino di noce moscata.
Quando avremo scolato la pasta, unirla alla besciamella, con i cubetti di prosciutto cotto, i funghetti tartufati sgocciolati e il formaggio grattugiato. Amalgamare bene il tutto.
Stendere il foglio di pasta frolla con la propria carta forno, foderando una tortiera, versarvi tutto il composto ottenuto di pasta e condimento. Ripiegare i bordi della pasta frolla verso l’interno. Infornare a 180 gradi in forno ventilato per circa 15-20 minuti. Sarà cotto quando la pasta frolla inizierà a colorire. Sfornare e lasciare riposare circa 10 minuti prima di servire, per facilitarne il taglio delle fette.
CONSIGLIO: Per preparare un pasticcio da più porzioni, basterà utilizzare 2 fogli di pasta frolla, di cui uno per la base e uno per la copertura, oltre ad aumentare a 400 g i sedanini.
Se la besciamella risulta un po’ grumosa, niente paura, passarla con il caro vecchio frullatore ad immersione per ottenere una buona besciamella dalla consistenza vellutata.
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22 Dicembre 2015
Continua la mia ricerca di un menù leggero e profumato da proporre per la vigilia. Ultimamente si sente tanto parlare di polipo alla brace o alla piastra. Mi ha decisamente incuriosita, poiché mi piace un buon piatto a base di polipo, ma ho sempre provato la ricetta classica dell’insalata con patate che certo rimane sempre […]
Continua la mia ricerca di un menù leggero e profumato da proporre per la vigilia. Ultimamente si sente tanto parlare di polipo alla brace o alla piastra. Mi ha decisamente incuriosita, poiché mi piace un buon piatto a base di polipo, ma ho sempre provato la ricetta classica dell’insalata con patate che certo rimane sempre un evergreen! Convinta che non bisogna mai precludersi nessuna possibilità, ho deciso di esplorare nuovi orizzonti per scoprire che a volte può essere molto più semplice di quanto si creda.
INGREDIENTI per 2 PERSONE:
1 polipo grande
1/2 gambo di sedano
250 ml di acqua
250 ml di vino bianco
pepe in grani + pepe macinato fresco
1 ramo di rosmarino fresco
olio extra vergine di oliva
1 spicchio di aglio
sale fino
PROCEDIMENTO:
La realizzazione di questo polipo prevede 2 tipi di cottura, abbastanza rapidi e pratici. Per prima cosa dobbiamo lessare il polpo lavato sotto l’acqua corrente fresca, in pentola a pressione, aggiungendo il sedano, qualche granello di pepe intero, il vino e l’acqua che dovranno coprire circa metà del polipo. Chiudere la pentola a pressione, accendere il fuoco a fiamma viva, per poi abbassarla al fischio e calcolare 20 minuti per un polipo di circa 1 kg. Terminato il tempo. Spegnere il fuoco e lasciare raffreddare, affinché si riduca la pressione e scenda la valvola di sicurezza.
Aprire la pentola a pressione, estrarre il polipo e procedere alla pulizia dei tentacoli, i quali saranno teneri e si spelleranno senza nessuna fatica. Terminate le operazioni di pulizia, tagliare il polipo a tocchetti e metterlo da parte ( possiamo prepararlo anche con largo anticipo per poi saltarlo in padella all’ultimo.
Circa 15 minuti prima di servire, procedere con la seconda cottura. Scaldare in un tegame antiaderente un filo di olio extravergine di oliva con lo spicchio di aglio, aggiungere i tocchetti di polipo, un pizzico di sale, il pepe macinato fresco e le foglie di rosmarino precedentemente lavate e tritate a coltello. Saltare il tutto a fiamma viva per 5-6 minuti, girando spesso. Impiattare e servire caldo.
CONSIGLIO: e’ una ricetta davvero furba, in quanto possiamo svolgere i preparativi più brigosi, in anticipo con tranquillità e terminare la ricetta solo all’ultimo, senza privarsi di un buon piatto caldo e gustoso. Io l’ho accompagnato con un pure’ classico di patate e gocce di wasabi in crema per dare una nota sprint al piatto.
Sarà capitato anche voi di pensare che il Natale si avvicina, che ora di organizzarsi, che bisogna pensare ai regali, al menù, eccetera, eccetera. Poi un giorno ti alzi e mentre stai facendo colazione, ancora un po’ assonnata, realizzi che…. tra pochi giorni e’ Natale!!!! Ma come? È già qui? Parte la corsa contro il […]
Sarà capitato anche voi di pensare che il Natale si avvicina, che ora di organizzarsi, che bisogna pensare ai regali, al menù, eccetera, eccetera. Poi un giorno ti alzi e mentre stai facendo colazione, ancora un po’ assonnata, realizzi che…. tra pochi giorni e’ Natale!!!! Ma come? È già qui? Parte la corsa contro il tempo, incastri degni dei migliori giochi di logica per riuscire a raggiungere tutti gli obiettivi prefissati, per giungere al tanto agoniato giorno. Gli occhi sono appagati dalle luci e le pancie si riempiono di tanta tradizione, consapevoli che sono giorni di strappi alle regole e ci sarà tempo per pensare ai buoni propositi. Ma se il Natale e’ così ghiotto e pomposo, non significa che la vigilia debba passare inosservata. Così via libera a ricette sfiziose e profumate, che parlano di pesce è facile digestione, come un preliminare per le successive tavole imbandite.
INGREDIENTI per 4 PERSONE
350-400 g di ziti o del formato di pasta che preferite
300 g di salmone affumicato
1 arancia grande biologica
pepe macinato fresco
sale
1/2 misurino di brodo di pesce
prezzemolo fresco
1 spicchio di aglio in camicia
Olio extravergine di oliva
PROCEDIMENTO:
Mettere a bollire l’acqua per la pasta. Nel frattempo prepariamo il nostro sughetto. In un tegame scaldare un filo di olio extravergine di oliva con uno spicchio di aglio in camicia. Intanto tagliare a striscioline sottili il trancio di salmone affumicato. Togliere l’aglio e versare nell’olio il salmone, mescolare e lasciare rosolare appena abbassando la fiamma. Dopo circa 2 minuti unire il succo e le scorzette dell’arancia, 1/2 misurino di brodo di pesce e una bella macinata di pepe fresco. Cuocere ancora 3-4 minuti per far restringere un poco il succo d’arancia.
Intanto lessare la pasta in acqua salata per i minuti consigliati, a seconda del formato che avete scelto, scolare versare nel tegame con il condimento, saltare 1 minuto su fiamma viva e amalgamare bene per distribuire gli aromi. Servire caldo con una spolverata di prezzemolo fresco e qualche scorzette d’arancia tenuta da parte.
Ecco un’idea semplice e veloce per realizzare una dolce colazione in perfetta sintonia con le feste imminenti. Poche mosse e un pizzico di creatività, accompagnano gli unici 2 ingredienti necessari. Un ‘altro vantaggio per questa ricetta è garantito dall’aspetto ludico, in quanto permette di realizzare qualsiasi forma si desideri. Ottima da realizzare anche con i […]
Ecco un’idea semplice e veloce per realizzare una dolce colazione in perfetta sintonia con le feste imminenti. Poche mosse e un pizzico di creatività, accompagnano gli unici 2 ingredienti necessari. Un ‘altro vantaggio per questa ricetta è garantito dall’aspetto ludico, in quanto permette di realizzare qualsiasi forma si desideri. Ottima da realizzare anche con i bambini. L’unica regola del gioco e’ trovarsi alla fine con le dita ben pasticciate di Nutella. Non resta che infornare il tutto per pochi minuti e gustare questi pasticcini dalla sfoglia scrocchiante e un cuore di morbida Nutella.
INGREDIENTI:
1 foglio di sfoglia
1/2 bicchiere di Nutella
1 tuorlo d’uovo ( per guarnire)
zucchero bianco (per guarnire)
PROCEDIMENTO:
Stendere il foglio di pasta sfoglia sulla propria carta forno. Con l’aiuto di un cucchiaio, spalmare la Nutella in modo omogeneo su una metà della pasta, fino a 2 centimetri dal bordo.
Non conviene eccedere con la quantità, poiché l’eccedenza, si perderebbe in cottura, e basta un sottile velo per apprezzarne comunque il sapore all’assaggio. Ripiegare a metà il foglio di Nutella.
Con il coltello rifilare i bordi che abbiamo lasciato liberi dalla Nutella e tagliamo il restante rettangolo farcito in 6 parti.
A questo punto non resta che decorare i pacchettini, ritagliando delle striscioline dai margini tenuti da parte per ricavare i nastri, che attaccheremo sulla sfoglia, utilizzando piccoli punti di Nutella come collante.
A piacere spennellare le superfici con un tuorlo d’uovo sbattuto e una spolverata di zucchero ( io li ho lasciati in purezza e sono comunque ottimi). Infornare a 180 gradi per circa 10 minuti.
CONSIGLIO: i pacchettini di Natale sono molto semplici da realizzare anche a mano libera, con il solo ausilio del coltello, tuttavia per forme più definite, potete anche utilizzare 2 fogli di pasta sfoglia farciti con Nutella e sovrapposti, per sbizzarirvi con stampi da biscotti su una tela più ampia. Buon divertimento.
Quest’anno, con il carico di frutti autunnali e’ arrivata anche una bellissima cassetta di nespole nostrane. Le ho fatte maturare lentamente con l’ausilio delle mele e il tempo mi è servito per pensare alla ricetta da elaborare. Ho scelto la più classica delle preparazioni per conservarne l’aroma a lungo. Una mia personale versione della confettura. […]
Quest’anno, con il carico di frutti autunnali e’ arrivata anche una bellissima cassetta di nespole nostrane. Le ho fatte maturare lentamente con l’ausilio delle mele e il tempo mi è servito per pensare alla ricetta da elaborare. Ho scelto la più classica delle preparazioni per conservarne l’aroma a lungo. Una mia personale versione della confettura. Incuriosito dai preparativi, mio marito mi ha chiesto che sapore hanno le nespole? Gli ho risposto che hanno il sapore dei frutti antichi! Forse la mia risposta non è stata esauriente, ma la cosa buffa è che nella mia mente questa definizione corrisponde ad un aroma ben definito e chiaro, molto lontano dalla dolcezza e dalla succosita’ dei frutti estivi. Ricordo che da piccola ne ero molto ghiotta e con un sorriso malinconico mi trovo stupita da tanta pazienza, nel gustare questi frutti che richiedono impegno nel pulirli, per poi svelare un gusto particolare, quasi di nicchia.
Mentre i ricordi affollano la mia mente, con calma e metodo ricavo la polpa cremosa di queste prelibate sfere, a poco a poco la mia confettura si compone, i profumi che emana sanno di buono e di antico. Alla fine l’assaggio, la prova del nove per questa confettura ottima per una colazione rustica, senza dimenticare la propria unicità e la voglia di spingersi verso territori per lei inesplorati, fino a posarsi su una tenera caciotta, poco stagionata……un’ottima connubio.
INGREDIENTI:
400 g di polpa di nespole al netto degli scarti
300 g di mele al netto degli scarti
150 g di zucchero
2 cucchiai generosi di miele
il succo di 1/2 limone
1 bicchiere di acqua
PROCEDIMENTO:
Prima di tutto dobbiamo dedicarci alla pulizia delle nespole mature per ricavarne la polpa. Spellarle e deporre i frutti in una ciotola, procedendo fino ad esaurirle. Terminata questa prima operazione, passare tutti i frutti con lo schiacciapatate, per separare la polpa dai semi interni. Metterla da parte. Sbucciare le mele e tagliarle a cubetti.
A questo punto possiamo assemblare la confettura, versare in pentola le nespole, le mele, lo zucchero, il miele, il succo di limone filtrato e il bicchiere di acqua.
Amalgamare bene e portare a bollore a fiamma dolce. Mescolare di tanto in tanto, mentre la quota liquida si riduce di circa la metà. Spegnere la fiamma e frullare il tutto con il frullatore ad immersione per ottenere una consistenza cremosa.
Invasare a caldo nei vasetti precedentemente sterilizzati ( vedi tecnica di sterilizzazione in forno nel menù degli argomenti).
Eccomi qui con le mie baby carotine in 3 varianti di colore. Il primo passo è stato decidere se dividerle o creare una ricetta che comprendesse tutto il mix. Ho scelto la seconda strada, dividere questa piccola allegra famiglia sarebbe stato un vero delitto e alla fine, una doppia cottura rapida, ha mantenuto inalterata questa […]
Eccomi qui con le mie baby carotine in 3 varianti di colore. Il primo passo è stato decidere se dividerle o creare una ricetta che comprendesse tutto il mix. Ho scelto la seconda strada, dividere questa piccola allegra famiglia sarebbe stato un vero delitto e alla fine, una doppia cottura rapida, ha mantenuto inalterata questa straordinaria tavolozza di colori. Il tocco in più l’ha gentilmente donato il timo, mentre una mozzarellina fresca si è sciolta il petali per creare una delicata culla alle mie baby carot. Ecco la ricetta della mia cena vegetariana di questa sera, leggera e gustosa, con un buon mix di profumi e consistenze.
INGREDIENTI per 2 PERSONE:
1/2 kg di carote baby arancio, viola e bianche ( in alternativa vanno bene anche le carote a grandezza naturale, della tonalità che preferite)
2 mozzarelle fresche
2-3 rametti di timo
un pizzico di sale
pepe macinato fresco
olio extra vergine di oliva
2 cucchiai di pinoli
PROCEDIMENTO:
Lavare bene le carote sotto l’acqua corrente e tagliare le estremità (essendo biologiche ho tenuto anche la buccia che è ricca di elementi nutritivi). Adagiarle nel contenitore per cottura a vapore (io in microonde) e cuocere a massima potenza per 6 minuti. Lasciare raffreddare qualche minuto. Riprendere le carote e tagliarle a metà o in quarti, secondo la pezzatura. In un tegame antiaderente, tostare per 2 minuti, girando spesso i pinoli, poi aggiungere a questi le carote a filetti, un filo di olio extravergine di oliva, un pizzico di sale, pepe macinato fresco e le foglioline di timo. Saltare il tutto 2-3 minuti. Spegnere la fiamma e tenere in caldo. Nel piatto adagiare una mozzarella per ogni commensale, ben scolata e tagliata a fettine. Guarnire con le carote profumate e servire.
Se avessero una carta d’identità, tra le sue righe potremmo leggere queste parole. Fragranti, arricchiti da croccanti petali di Korn Flakes e un cuore morbido. Irresistibile profumo di vaniglia e sapore di mandorle. Sono proprio loro, le rose del deserto. Straordinari biscottini dall’aspetto elaborato, quasi architettonico che spingono a pensare ad una ricetta dal grado […]
Se avessero una carta d’identità, tra le sue righe potremmo leggere queste parole. Fragranti, arricchiti da croccanti petali di Korn Flakes e un cuore morbido. Irresistibile profumo di vaniglia e sapore di mandorle. Sono proprio loro, le rose del deserto. Straordinari biscottini dall’aspetto elaborato, quasi architettonico che spingono a pensare ad una ricetta dal grado di difficoltà elevato, quando invece uno sguardo attento dietro le quinte svela un impasto semplice ma ricco di sapori. Gli effetti speciali di una irresistibile croccantezza sono curati dai cereali. A completare l’opera ci pensano pochi minuti di cottura, un delizioso profumo che corre felice per tutta la casa , dato dalle numerose infornate di pasticcini e croccanti morsi tra sorsi di profumato te. Questa ricettina può davvero vantare tutti i requisiti necessari per rispondere al motto dell’uno tira l’altro.
INGREDIENTI:
200 g di farina 00
100 g di fecola di patate
200 g di burro ammorbidito
200 g di farina di mandorle
2 uova intere
150 g di zucchero
1 bustina di vanillina
1 bustina di lievito in polvere per dolci
korn flakes classici q.b.
zucchero a velo vanigliato per guarnire
PROCEDIMENTO:
In una terrina versare lo zucchero e le uova, amalgamare bene, poi aggiungere la farina di mandorle, il burro ammorbidito, la farina, la fecola di patate e il lievito setacciati e la vanillina. Impastare con le mani fino ad ottenere un composto omogeneo e compatto, che si possa manipolare.
Foderare la teglia del forno con apposita carta e preriscaldare il forno a 180 gradi. Intanto dividere l’impasto in piccole palline, circa 1 cucchiaio di composto e passarle in una ciotola in cui avremo versato i Korn flakes, premendole leggermente per far aderire i petali di cereali. Disporre i pasticcini creati direttamente sulla teglia, mantenendoli distanti l’uno dall’altro per permetterne una leggera lievitazione in cottura. Infornare per 10 minuti. Continuare in questo modo fino ad esaurimento del composto. Lasciare raffreddare i pasticcini e servirli guarniti con zucchero a velo vanigliato.
CONSIGLIO: le confezioni di farina di mandorle che si trovano in commercio, generalmente sono piccole e hanno costi elevati. Per risparmiare un po’ senza penalizzare la riuscita della ricetta basta acquistare le mandorle intere spellate, versarle nel bicchiere del mixer e trittarle fino ad ottenere la preziosa farina di mandorle. L’unica avvertenza sarà quella di procedere ad impulsi per non surriscaldare le lame e alterare così la qualità del prodotto.
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6 Dicembre 2015
Tempo di agrumi! Arance, mandarini, pompelmi, clementine o kumquat che siano, entrano nelle nostre case e accendono l’atmosfera, dell’inverno alle porte e dei preparativi alle feste natalizie. Con la complicità del riscaldamento nelle nostre case, il profumo degli agrumi si diffonde per la casa e mi torna in mente quando da piccola mi divertivo a […]
Tempo di agrumi! Arance, mandarini, pompelmi, clementine o kumquat che siano, entrano nelle nostre case e accendono l’atmosfera, dell’inverno alle porte e dei preparativi alle feste natalizie. Con la complicità del riscaldamento nelle nostre case, il profumo degli agrumi si diffonde per la casa e mi torna in mente quando da piccola mi divertivo a mettere le bucce dei mandarini sul termosifone. Era come entrare nel paese degli aranci, con l’aria profumata, le dita profumate e quelle scorrette irregolari che a poco a poco si essiccavano, quasi a far svanire il potere della loro magia. Il bello di questo mondo incantato e che bastava sbucciare un’altro mandarino, per ricatapultarsi nel mondo fatato degli agrumi e continuare a sognare.
Oggi voglio catturare quel profumo straordinario per nasconderlo in una soffice ciambella, ideale a merenda o con una buona tazza di tè, magari aromatizzato al gelsomino.
INGREDIENTI:
250 ml di succo di mandarino + le scorzette (circa 1/2 kg di mandarini freschi)
200 g di farina 00
150 g di zucchero
2 uova
100 ml di olio di semi di mais
1 bustina di lievito per dolci
zucchero a velo
PROCEDIMENTO:
Prima di tutto occupiamoci dei mandarini. Lavarli sotto acqua corrente ed asciugarli. Grattuggiare la buccia ( solo la parte arancione) di tutti i mandarini che utilizziamo e raccoglierla in una ciotola, poi tagliare i mandarini a metà e spremerli. Procedere in questo modo,fino ad ottenere 250 ml di succo.Versare nel bicchiere del mixer le uova e lo zucchero. Amalgamare fino ad ottenere una crema chiara e setosa. Aggiungere gradatamente l’olio di mais, il succo e le scorzette dei mandarini. Mescolare bene. Per ultimi incorporare la farina e il lievito setacciati. Risulterà un composto abbastanza liquido. Foderare una tortiera con carta da forno che prima avremo bagnato e strizzato, per renderla più morbida e facilitare la copertura dello stampo. Infornare in forno statico, preriscaldato a 180 gradi per 25-30 minuti. Verificare la cottura facendo la prova dello stecchino. Sfornare, lasciare raffreddare e servire guarnita con zucchero a velo.
CONSIGLIO: al termine della cottura il dolce risulterà alto e lievitato, ma si abbasserà raffreddandosi, raggiungendo lo spessore della tenerina. Niente paura, e’ normale, infatti si tratta di un impasto con una quota umida elevata. Fate la prova dello stecchino per verificare la cottura. Sarete così certi che sia ben cotto fino al centro.