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Strudel di prugne alla cannella

  • sabrina
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  • 30 Settembre 2015
  • Non so voi ma io a volte mi ritrovo con alcuni ingredienti in frigo o in dispensa che sono prossimi alla scadenza o con la classica frutta troppo matura. Probabilmente gli ingredienti li avevo acquistati con l’intento di realizzare preparazioni che già conosco e che  apprezziamo in famiglia, ma il tempo ora stringe, di conseguenza la […]

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    Non so voi ma io a volte mi ritrovo con alcuni ingredienti in frigo o in dispensa che sono prossimi alla scadenza o con la classica frutta troppo matura. Probabilmente gli ingredienti li avevo acquistati con l’intento di realizzare preparazioni che già conosco e che  apprezziamo in famiglia, ma il tempo ora stringe, di conseguenza la fantasia si accende. Dal vortice delle idee, condite di tradizione e qualche goccia di moderna stranezza nascono nuove preparazioni tanto golose quanto affascinanti. Questo strudel di prugne ne è un esempio. Le prugne  mature si sciolgono in una composta aromatizzata alla cannella. In fine  la farcitura profumata e setosa, veste panni più grintosi grazie alla granella di mandorle che le conferisce la nota croccante.

    INGREDIENTI:

    • 1 rotolo di pasta sfoglia pronta
    • circa 15  prugne mature
    • 1/2 cucchiaio o di cannella in polvere
    • 5 cucchiai di zucchero + 1
    • 100 g di mandorle spellate
    • il succo di 1/4 di limone

    PROCEDIMENTO:

    Lavare e asciugare le prugne, tagliarle a metà ed estrarre i noccioli.

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    Cuocere la polpa in  un tegame antiaderente con la cannella in polvere, 5 cucchiai di zucchero e il succo del limone filtrato, a fiamma viva per circa 15 minuti o fino a che i succhi emessi dalla frutta si saranno addensati.

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    Lasciare raffreddare.

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    Intanto ridurre le mandorle ad una granella di media pezzatura.  Stendere il rotolo di pasta sfoglia, versarvi la composta di prugne e cannella raffreddata e 2/3 della granella di mandorle.

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    Chiudere i lembi della pasta sfoglia, partendo lai lati, per poi ripiegare le estremità, facendo attenzione a non far fuoriuscire il ripieno. Spennellare la superficie con acqua tiepida, spargere il cucchiaio di zucchero tenuto da parte e la restante granella di mandorle.

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    Infornare a 180 con funzione ventilata per circa 15 minuti.

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    CONSIGLIO:  per la sfoglia ho scelto una copertura molto neutra. Volevo esaltare la leggera caramellatura della granella di mandorle, tuttavia per dare un po’ di colore allo strudel, si può sostituire l’acqua tiepida con la classica pennellata di tuorlo d’uovo.

    Fiori di zucca al forno con ricotta

  • sabrina
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  • 29 Settembre 2015
  • Quest’estate per le mie zucchine, e’ stata davvero una stagione d’oro.  Una buona produzione di ortaggi grandi, polposi e sani, attorniati da un maestoso corteo di fiori di zucca. Grandi e dorati, rappresentano un meraviglioso luogo di incontro per golose api che attratte da tanta bellezza, danzano da un fiore all’altro, entrano con passo leggero […]

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    Quest’estate per le mie zucchine, e’ stata davvero una stagione d’oro.  Una buona produzione di ortaggi grandi, polposi e sani, attorniati da un maestoso corteo di fiori di zucca. Grandi e dorati, rappresentano un meraviglioso luogo di incontro per golose api che attratte da tanta bellezza, danzano da un fiore all’altro, entrano con passo leggero e fanno incetta di polline per poi volare via e compiere il loro nobile lavoro. Felice di aver aiutato la natura attendo che i fiori, ormai al volgere della sera, comincino a richiudere i delicati petali per poterli cogliere. Le dimensioni li rendono versatili per molte ricette sfiziose ed il sapore delicato ma persistente conquista anche i palati più esigenti.

    Certo la ricetta per eccellenza sono i classici fiori di zucca farciti e fritti alla romana, una vera prelibatezza di cui mi sono saziata a volontà quando feci la mia vacanza a Roma, ma il fritto per quanto buono, combatte un po’ con la salute per tanto come spesso mi capita, ho reinventato la ricetta con il mio adorato forno, compagno inseparabile di tanti esperimenti culinari.

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    INGREDIENTI per 4 PERSONE:

    • 12 fiori di zucca
    • 300 g di ricotta
    • 50 g di parmigiano 30 mesi
    • noce moscata macinata fresca
    • 40 g di pangrattato
    • pepe macinato fresco
    • 1 uovo intero
    • olio extra vergine di oliva
    • 1 pizzico di sale

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    PROCDIMENTO:

    Lavare i fiori di zucca, privarli del pistillo e metterli ad asciugare su carta assorbente per alimenti. Intanto preparare il ripieno. In una ciotola lavorare bene la ricotta con una forchetta, fino ad ottenere una consistenza più cremosa. Aggiungere il formaggio grattugiato, il pangrattato, il pepe e la noce moscata grattugiati freschi, l’uovo intero e un pizzico di sale. Amalgamare bene gli ingredienti. Con il composto ottenuto, farcire delicatamente i fiori di zucca ed adagiarli in una pirofila foderata di carta da forno. Condire con un pizzico di sale, una macinata di pepe fresco e un filo di olio extra vergine di oliva.

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    Infornare a 180 gradi per circa 15 minuti. Servire caldi.

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    Sono ottimi sia per un delicato antipasto che per un elegante aperitivo.

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    Treccine pancetta e rosmarino

  • sabrina
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  • 28 Settembre 2015
  • Ecco una ricetta sfiziosa per un gustoso aperitivo con gli amici. Queste treccine dal sapore rustico sono perfette anche per accompagnare il classico spuntino campagnolo con inebrianti formaggi , verdure arrostite  e affettati misti. Fragranti all’esterno, racchiudono una soffice mollica ben lievitata, che in cottura assorbe l’aroma affumicato dei cubetti di pancetta e il profumo […]

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    Ecco una ricetta sfiziosa per un gustoso aperitivo con gli amici. Queste treccine dal sapore rustico sono perfette anche per accompagnare il classico spuntino campagnolo con inebrianti formaggi , verdure arrostite  e affettati misti. Fragranti all’esterno, racchiudono una soffice mollica ben lievitata, che in cottura assorbe l’aroma affumicato dei cubetti di pancetta e il profumo del rosmarino fresco. Non resta che infornarle all’ultimo e servirle ancora calde con un buon calice di vino rosso, per allietare la compagnia. Buon aperitivo!

    INGREDIENTI:

    • 1 kg di farina 00
    • 600 ml di acqua calda
    • 25 g di lievito di birra in cubetto
    • 1 cucchiaino di zucchero
    • 20 g di sale per l’impasto +  un pizzico
    • 6 cucchiai di olio extra vergine di oliva.
    • 300 g di pancetta affumicata a cubetti
    • 2 rametti medi di rosmarino fresco
    • 2 tuorli d’uovo

    PROCEDIMENTO:

    Prendere 600 ml di acqua calda e dividerla in 2 parti. In una metà sciogliere il cubetto di lievito di birra con il cucchiaino di zucchero. Nell’altra metà sciogliere i 20 grammi di sale ed emulsionare con l’olio di oliva. In una capiente ciotola versare la farina, formare un incavo al centro e versarvi i composti creati. Con una forchetta iniziare a mescolare partendo dal centro, verso l’esterno, incorporando gradatamente la farina. Quando la quota liquida e’ stata  completamente assorbita, versare il tutto sulla spianatoia infarinata e impastare a mano. Se necessario aggingere altra farina, fino a quando il composto risulta omogeneo e non si attacca più alle mani.  Riporre nella ciotola e far lievitare per 1 ora in luogo caldo.( Io metto tutto in forno a 50 gradi, per una buona lievitazione assicurata).  Intanto lavare, asciugare e tritare a coltello il rosmarino fresco. Trascorso il tempo riprendere il composto che avrà quasi raddoppiato il proprio volume , aggiungere i cubetti di pancetta e il trito di rosmarino. Reimpastare nuovamente, cercando di distribuire la farcitura in modo omogeneo. Foderare la teglia del forno con apposita carta. Prelevare piccole porzioni di impasto, arrotolarle tra le mani per creare dei filoncini e avvolgerli su se stessi. Posizionarli nella teglia, mantenendo qualche cm di distanza tra loro per permetterne la crescita. Rimettere in forno a 50 gradi per un’ora.  A  parte sbattere in una ciotola i tuorli d’uovo con un pizzico di sale. Terminato il secondo ciclo di lievitazione estrarre le treccine dal forno e spennellarne la superficie con la crema di uovo ottenuta. Infornare a 180 gradi, possibilmente con funzione ventilata e cuocere per circa 10-15 minuti, a seconda delle dimensioni che abbiamo creato.

     

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    Gnocchetti di zucca, burro e salvia

  • sabrina
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  • 24 Settembre 2015
  • Ormai alle porte dell’autunno, ovunque si posi lo sguardo, si vedono zucche. Grandi, piccole, allungate o schiacciate, rubano i colori all’autunno e approdano nelle nostre cucine, pronte per esaltare piatti salati e dolci o ancor di più per stupirci con l’accostamento di entrambi i sapori in un unico piatto. La caratteristica comune ad ogni varietà […]

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    Ormai alle porte dell’autunno, ovunque si posi lo sguardo, si vedono zucche. Grandi, piccole, allungate o schiacciate, rubano i colori all’autunno e approdano nelle nostre cucine, pronte per esaltare piatti salati e dolci o ancor di più per stupirci con l’accostamento di entrambi i sapori in un unico piatto. La caratteristica comune ad ogni varietà e’ sempre la stessa. Sono buone! La ricetta che voglio postare oggi non è certo una novità, si tratta infatti dei gnocchetti di zucca con il più semplice e delicato dei condimenti, il classico burro e salvia.

    Questa e’ la mia ricetta, quella che ho scelto dopo diversi tentativi. I suoi pregi sono l’estrema facilità, ma soprattutto il numero esiguo di ingredienti che permette di esaltare a pieno l’ingrediente principale, ovvero la zucca stessa. Non ci sono uova, n’è formaggio nel l’impasto, si tratta proprio di una preparazione in purezza.

    INGREDIENTI:

    • 1 zucca delica ( da noi chiamata pallone)
    • farina 00 q.b. ( circa 300 g)
    • 1 cucchiaio di zucchero (facoltativo)
    • 1 presa di sale fino
    • noce moscata grattugiata fresca, circa 1/2 cucchiaino
    • 50 g di burro
    • 2-3 foglie di salvia fresca
    • 1/4 di dado classico
    • semi di papavero per guarnire

    PROCEDIMENTO:

    Lavare e tagliare a pezzi la zucca, senza privarla della buccia. Foderare la teglia del forno con apposita carta e infornare i tranci ottenuti a 180 gradi, possibilmente con funzione ventilata per circa 30 minuti. Saranno cotti quando bucandoli con una forchetta, risulteranno teneri e i margini dei tranci cominceranno a colorire un po’.

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    Lasciare raffreddare. Con l’aiuto di un cucchiaio separare la polpa dalle bucce raccogliendola in una terrina. Procedere  in questo modo fino ad esaurimento della zucca. Alla polpa ottenuta aggiungere noce moscata macinata fresca, circa 1/2 cucchiaino, una presa di sale e se la zucca di cui disponiamo non è molto dolce, possiamo aggiungere al composto un cucchiaio di zucchero.

    Mescolare per amalgamare bene e creare una purea di zucca. Iniziare ad incorporare la farina gradatamente, 100 grammi per cominciare. La restante farina verrà incorporata mescolando a mano sulla spianatoia.

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    Se necessario aggiungerne ancora, sempre in piccole dosi di 3-4 cucchiai. L’impasto e’ pronto quando non si attacca più alle mani, pur rimanendo molto morbido.

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    Iniziare a formare gli gnocchi, prelevando piccole quantità di composto da arrotolare sulla spianatoia fino a formare dei filoncini. Tagliarli a piccoli segmenti e arrotolarli tra le mani infarinate, per evitare che si riattacchino l’uno con l’altro.

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    Intanto mettere a bollire una pentola di acqua e preparare il condimento.

    In una tazza mettere il burro, le foglie di salvia spezzettate, già lavate e asciugate, il quarto di dado è scaldare 1 minuto in microonde a 400 watt, senza far brunire il burro, per non modificarne il gusto. Estrarre la tazza e mescolare per far sciogliere bene anche il dado.

    Quando L’acqua bolle, salare e iniziare a gettarvi gli gnocchi una manciata per volta ( circa 10-15 pezzetti), mescolare e attendere un minuto. Quando saliranno a galla, sono cotti, prelevarli con il mestolo forato scolandoli bene e versarli nella terrina con il condimento preparato. Procedere con la cottura frazionata degli gnocchi, fino al raggiungimento della quantità desiderata. Amalgamare bene con il burro aromatizzato. Impiattare e guarnire con una leggera spolverata di semi di papavero. Servire caldo.

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    CONSIGLIO: la purezza di questa ricetta è data proprio dalla povertà degli ingredienti. La zucca e’ protagonista dall’inizio alla fine della preparazione e sorprende all’assaggio poiché il suo sapore non viene contrastato o coperto da nessun altro ingrediente. Purtroppo non è possibile definire una dose specifica di farina, poiché la quantità che si utilizza e’ direttamente proporzionale al grado di umidità della zucca stessa. Non vi sono infatti uova in questo composto, che accrescerebbero la quota umida dell’impasto, richiamando necessariamente molta più farina, il cui sapore, a mio parere dopo una certa dose risulta troppo invadente.

    Questi gnocchi possono anche essere conservati in freezer, pronti per l’uso, ogni volta che ne abbiamo voglia. Basterà foderare un vassoio o una pirofila con carta da forno e una spolverata di farina. Adagiarvi gli gnocchi, cercando di mantenerli un po’ staccati gli uni dagli altri,e mettere in freezer per circa due ore. Trascorso questo tempo, prelevarli dal freezer e mettere negli appositi sacchetti da conservazione, magari già porzionati per il numero di commensali. In questo modo non si attaccheranno più e si conserveranno benissimo  anche per qualche mese. Al momento dell’uso basterà gettarli gradatamente nell’acqua che bolle e condirli a piacere.

     

    Filetto alle erbe

  • sabrina
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  • 22 Settembre 2015
  • Oggi è il primo giorno d’autunno e fuori anche con il sole, si può godere di una leggera brezza che poco assomiglia al vento caldo della scorsa settimana. Questo clima mi ricorda quelle meravigliose mattine delle vacanze in montagna, soleggiate ma abbastanza fresche da dover indossare una felpa, dove si parte con le trekking  e […]

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    Oggi è il primo giorno d’autunno e fuori anche con il sole, si può godere di una leggera brezza che poco assomiglia al vento caldo della scorsa settimana. Questo clima mi ricorda quelle meravigliose mattine delle vacanze in montagna, soleggiate ma abbastanza fresche da dover indossare una felpa, dove si parte con le trekking  e un nuovo itinerario da seguire sulla mappa. Ogni senso trova il giusto appagamento. Paesaggi e colori per gli occhi, straordinari sapori per il gusto, delicati suoni naturali per l’udito e infine i profumi che accarezzano il nostro olfatto, trasportandoci in un mondo parallelo che sa di buono e di sano. Proprio il ricordo di quei profumi di fieno e di erbe di campo, ha ispirato la mia ricetta di oggi. Così alla domanda ” cosa faccio stasera per cena?”, rispondo con un succulento filetto alle erbe, accompagnato dalle tradizionali patate al forno.

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    INGREDIENTI per 2 PERSONE:

    • 1 filetto di maiale da 400 g  circa
    • 1 mazzetto di erbe aromatiche fresche ( alloro, timo, rosmarino, salvia)
    • Aglio secco
    • 3-4 grani di pepe rosa
    • 5-6 bacche di ginepro
    • olio extra vergine di oliva q.b.
    • 1/2 bicchiere di vino bianco da cucina
    • 3 patate medie
    • sale

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    PROCEDIMENTO:

    Lavare e asciugare le erbe aromatiche fresche, poi trasferirle nel mixer con poco aglio secco, i grani di pepe, le bacche di ginepro e una presa di sale. Tritare il tutto con impulsi a intermittenza per non surriscaldare le lame e alterare  così gli ingredienti. aggiungere qualche cucchiaio di olio extra vergine di oliva.

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    Con il trito  ottenuto, ricoprire e “massaggiare” il filetto, precedentemente lavato e asciugato, facendo penetrare bene gli aromi.

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    Coprire con pellicola per alimenti e riporre in frigorifero a riposare per almeno 3 ore. Poco prima di cuocere pelare le patate, tagliarle a pezzettoni, condirle con olio evo, sale, pepe macinato fresco, poco aglio secco e rosmarino. Versare le patate in una pirofila, creare uno spazio al cento di queste è adagiarvi il filetto cosparso di erbe, irrorare con il vino bianco e un filo di olio extra vergine di oliva.

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    Infornare il tutto a 180 gradi per circa 1 ora, avendo cura di girare il filetto sull’altro lato a metà cottura.

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    Pan di zucca

  • sabrina
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  • 18 Settembre 2015
  • La zucca sta bene dappertutto! Decisamente una regola di vita per me! Ben amalgamata all’impasto di un buon pane casalingo, conferma i miei solidi principi. Questa preparazione e’ caratterizzata da una soffice e aromatica mollica che si tinge con i colori della zucca e sorprende per il suo sapore delicato. Come dice mio marito, crea […]

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    La zucca sta bene dappertutto! Decisamente una regola di vita per me! Ben amalgamata all’impasto di un buon pane casalingo, conferma i miei solidi principi. Questa preparazione e’ caratterizzata da una soffice e aromatica mollica che si tinge con i colori della zucca e sorprende per il suo sapore delicato. Come dice mio marito, crea dipendenza. Avvicinarsi al pane in cassetta appena sformato o a graziose treccine calde e fragranti e’ letteralmente pericoloso, si finisce col mangiarne grandi quantità e la nota croccante dei semi di zucca tostati in superficie completa l’opera.

    INGREDIENTI:

    • 200 g di polpa di zucca cotta in forno
    • 125 ml di latte parzialmente scremato
    • 60 g di burro
    • 1 + 1/2 cucchiaini di sale
    • 1 + 1/2 cucchiaio di zucchero
    • 1 cucchiaio di miele d’acacia
    • 470 g di farina 0
    • 1/2 bustina di lievito di birra in polvere (circa 10 g)
    • Semi di zucca per guarnire.

    PROCEDIMENTO:

    Lavare la zucca sotto l’acqua corrente per eliminare tutti i residui di terra. Tagliarla a spicchi e cuocerla in forno a 180 gradi, possibilmente con funzione ventilata, senza privarla della buccia, per circa 25-30 minuti. Sarà cotta al punto giusto quando i rebbi della forchetta affonderanno nella polpa senza difficoltà.

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    Lasciare raffreddare. Con l’aiuto di un cucchiaio separare la polpa dalle bucce, poi Lavorarla bene, fino ad ottenere una purea. Unire lo zucchero, il miele. Il sale, il burro ammorbidito e il latte tiepido, mescolare bene. Per ultimi incorporare la farina setacciata e il lievito. Amalgamare bene gli ingredienti, poi impastare a lungo con le mani sulla spianatoia infarinata. Formare un panetto e mettere in forno statico a 50 gradi per circa 1 ora e 1/2 a lievitare. Trascorso questo tempo, estrarre il composto, impastare nuovamente e dare la forma scelta. Guarnire con una manciata di semi di zucca.

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    Rimettere in forno a 50 gradi per proseguire la lievitazione. Dopo circa 1 ora, quando avrà quasi raddoppiato il suo volume, il pane e’ pronto per la cottura.

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    Alzare la temperatura del forno a 180 gradi e cuocere per 15 minuti circa per forme di piccola pezzatura come le treccine o 25-30 minuti per il pane in cassetta. Delizioso appena sfornato e ottimo sulla tavola per accompagnare il pasto.

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    CONSIGLIO: per poter apprezzare al 100% la dolcezza della zucca e il suo sapore, proseguire la cottura dei tranci in forno, non solo fino  a quando la polpa risulterà morbida, bensì  fino a che i lembi inizieranno a scurire appena. Così arrostita/caramellata, sprigionerà  tutta la sua bontà e diventera’ la vera protagonista del piatto.

    Questa ricetta si adatta molto bene anche alla cottura con la macchina del pane. Basterà scegliere un ciclo con lievitazione prolungata e aggiungere i semi di zucca, durante l’ultima fase di lievitazione, che precede la cottura.

    Frittatina di borragine

  • sabrina
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  • 16 Settembre 2015
  • Qualche anno fa, nel pieno del mio amore per l’orto, ho deciso di cimentarmi anche con la semina delle colture, per poter rendere ancora più mio il naturale processo di crescita delle piante. Parallelamente a questo progetto, aumentavano la mia soddisfazione e la genuinità del raccolto. Delle prime ricerche, mi avevano incuriosita queste piante di […]

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    Qualche anno fa, nel pieno del mio amore per l’orto, ho deciso di cimentarmi anche con la semina delle colture, per poter rendere ancora più mio il naturale processo di crescita delle piante. Parallelamente a questo progetto, aumentavano la mia soddisfazione e la genuinità del raccolto. Delle prime ricerche, mi avevano incuriosita queste piante di borragine, dalle foglie piuttosto ispide, quasi urticanti,i fiori di un blu intenso e il sapore molto lodato. Non ci ho pensato 2 volte, ho acquistato i semi, li ho coltivati e sono nate due stupende piantine. Fiera delle mie creature, le ho trapiantate nell’aiuola destinata alle erbe aromatiche. Il giorno seguente, ho capito che avrei dovuto combattere per loro! Le lumache durante la notte avevano sferrato il loro attacco. Tra i tanti metodi di difesa, decisa a mantenere una linea biologica per le mie piccole piantine, gli ho costruito tutto intorno un piccolo recinto di gusci di uova. Non ci crederete ma ha funzionato e nel giro di poco tempo, le ho viste crescere fiere e coraggiose, regalandomi gustosi raccolti. Il bello di questa pianta e’ che richiede lo sforzo per la prima coltivazione, dopo di che, raggiunta la fioritura penserà da sola ad auto-seminarsi e la vedremo ricrescere spontaneamente a primavera. Tutto questo si traduce in numerose ricette, molto gustose. Ecco a voi la prima.

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    INGREDIENTI PER 4 PERSONE:

    • 8 uova intere
    • 100 g di borragine ( foglie e boccioli)
    • 50 g di grana stagionato 24 mesi
    • 30 g di acciughine sott’olio
    • pepe macinato fresco
    • fiori di borragine per decorare
    • olio extra vergine di oliva
    • 1 spicchio di aglio in camicia

    PROCEDIMENTO:

    Lavare le foglie e i boccioli sotto l’acqua corrente. Asciugare tamponando  con carta da cucina e tagliare a pezzetti. Mettere in una terrina e unire le uova intere, il grana grattugiato, pepe macinato fresco. Per ultime scolare le sardine sott’olio e trittarle finemente con il coltello. Incorporare anche queste alle uova e amalgamare bene con la frusta. A parte mettere un filo di olio extra vergine di oliva in un tegame antiaderente. E scaldare con uno spicchio di aglio in camicia. Quando il tegame e’ caldo, rimuovere l’aglio e versarvi il composto. Coprire con il coperchio e abbassare la fiamma, dopo circa 4-5 minuti controllare la frittata a, se il fondo e il bordo appaiono cotti, sovrapporre un piatto più grande del tegame e tenendoli ben uniti, capovolgere. Rimettere il tegame sul fuoco e farvi scivolare la frittata, ricoprire nuovamente con il coperchio e lasciar cuocere altri 5 minuti o almeno finché appare lievemente dorata.

    Impiattare e servire calda decorando con i fiori di borragine.

    CONSIGLIO: per questo tipo di ricette, con cottura breve e’ meglio usale solo le foglie più piccole e tenere della pianta e i boccioli, mentre per eseguire altre ricette con cottura prolungata, le foglie più grandi e coriacee vanno benissimo poiché in cottura perdono l’effetto urticante.

    In questa ricetta, non compare volutamente  il sale tra gli ingredienti, in quanto già il grana e le acciughine conferiscono il giusto sapore.

     

    Biscottini di zucca

  • sabrina
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  • 15 Settembre 2015
  • Il caldo estremo e la poca pioggia di quest’estate hanno contribuito a creare zucche davvero straordinarie. Ho già avuto modo di cucinarne diverse e sono tutte caratterizzate da una polpa soda, asciutta e molto dolce. Questa meravigliosa concentrazione di zuccheri , mi ha fatto pensare a dei biscottini, decorati con delicate scaglie di mandorle. Sono […]

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    Il caldo estremo e la poca pioggia di quest’estate hanno contribuito a creare zucche davvero straordinarie. Ho già avuto modo di cucinarne diverse e sono tutte caratterizzate da una polpa soda, asciutta e molto dolce. Questa meravigliosa concentrazione di zuccheri , mi ha fatto pensare a dei biscottini, decorati con delicate scaglie di mandorle.

    Sono soddisfatta del risultato, perché sono davvero molto gradevoli. L’unico rammarico e’ non potervi regalare il profumo che hanno diffuso per la casa, posso solo condividere con voi la ricetta.

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    INGREDIENTI:

    • 600 g di polpa di zucca (cotta al forno)
    • 300 g di zucchero
    • 400 g di farina 00
    • 100 g di farina di mandorle
    • 100 g di burro
    • 1 pizzico di sale fino
    • 1 bustina di vanillina
    • 1/2 bustina di lievito per dolci
    • mandorle in scaglie per guarnire.

    PROCEDIMENTO:

    Per ricavare la polpa di zucca, lavare una piccola zucca Delica detta anche “pallone”, tagliarla a spicchi e cuocerla in forno a 180 gradi per circa 25-30 minuti. Per verificare la cottura, fare la prova con una forchetta, se i rebbi affondano senza difficoltà nei tranci, la cottura e’ perfetta. Spegnere e lasciare raffreddare.

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    Con l’aiuto di un cucchiaio separare tutta la polpa dalle bucce. Lavorarla con una forchetta fino a creare una purea.

    Aggiungere alla zucca lo zucchero, il burro ammorbidito, la vanillina, la presa di sale, la farina di mandorle e per ultimi la farina 00 e il lievito setacciati. Mescolare bene gli ingredienti, prima con un cucchiaio, poi a mano sulla spianatoia infarinata. Se necessario aggiungere un po’ di farina per maneggiare il composto senza che si attacchi alle mani.

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    A questo punto prelevare piccole porzioni dall’impasto e formare tante piccole palline.

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    Premere sulla superficie di ogni pallina con il pollice, in modo da creare un leggero incavo e adagiarle direttamente sulla placca del forno foderata di carta. Preparare una ciotolina di acqua e spennellare, senza inumidire troppo ogni pasticcino. Coprire poi con le scagliette di mandorle, che grazie all’incavo e il velo di acqua aderiranno ai biscottini, senza più staccarsi.

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    Infornare a 180 gradi con funzione ventilata per circa 10 minuti. Sfornare e lasciare intiepidire. Procedere in questo modo, fino ad esaurimento del composto.

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    Tecnica di sterilizzazione

  • sabrina
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  • 13 Settembre 2015
  • STERILIZZAZIONE DEI VASETTI PRIMA DELL’USO Sono un’appassionata di conserve fatte in casa e dopo aver letto e provato vari tipi di sterilizzazione dei vasetti, ho concluso che la migliore, a mio parere e’ proprio questa in forno a 100 gradi. La tecnica originale infatti che prevede la bollitura dei vasetti in acqua e’ sicuramente molto […]

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    STERILIZZAZIONE DEI VASETTI PRIMA DELL’USO

    Sono un’appassionata di conserve fatte in casa e dopo aver letto e provato vari tipi di sterilizzazione dei vasetti, ho concluso che la migliore, a mio parere e’ proprio questa in forno a 100 gradi. La tecnica originale infatti che prevede la bollitura dei vasetti in acqua e’ sicuramente molto efficace, ma i suoi effetti decadono nel momento in cui estraiamo i vasi dall’acqua e li asciughiamo con un canovaccio pulito. Questa azione distrugge la sterilità di tutto il processo, poiché per quanto pulito il canovaccio non e’ sterile e non può che contaminare nuovamente le superfici E’ possibile evitare questa forma di contaminazione in modo parziale, ovvero estraendo i vasi dall’acqua con una pinza, per poi lasciarli asciugare all’aria. Anche questa tecnica non e’ la mia preferita, in quanto ci si troverà comunque di fronte a problemi di condensa o macchie di calcare da acqua dura. In ogni caso questa tecnica necessità di maggiori passaggi e manipolazioni da parte nostra, oltre a tempi più prolungati. Nella tecnica del forno invece i vasi vengono lavati e asciugati prima, in lavastoviglie se preferite, affinché subiscano un lavaggio vigoroso a 60 gradi, per poi essere sottoposti all’azione del calore.

    ECCO la TECNICA DEL FORNO:

    Lavare in lavastoviglie i vasetti e i coperchi o se preferite va benissimo anche un accurato lavaggio a mano.

    Accendere il forno statico a 100 gradi e mettere sulla teglia del forno i vasetti lavati e asciugati,con i rispettivi coperchi senza avvitarli (appoggiati) chiudere lo sportello del forno e puntare il timer a 1 ora.

    Terminato il tempo lasciare raffreddare lentamente i vasi nel forno chiuso. Intanto procedere con la preparazione della nostra ricetta.

    STERILIZZAZIONE DEI VASETTI RIEMPITI:

    Chiudere bene i vasetti, avvolgerli in canovacci e metterli in una pentola dalle pareti alte. Coprire con acqua fredda, fino a sommergere anche i coperchi dei vasi per almeno 2-3 cm e mettere sul fuoco. Portare a ebollizione con fiamma dolce. Contare 15 minuti dal momento dell’ebollizione per vasetti medio-piccoli  da 350 g, 20 minuti per vasetti fino a 500 g, 30 minuti per vasetti fino a 1 kg  e 45 minuti per vasetti  maggiori di 1 kg.

    Terminato il tempo di sterilizzazione, Spegnere il fuoco e lasciare raffreddare completamente. Estrarre i vasi, asciugarli e verificare che la capsula di sicurezza sul coperchio si sia abbassata. Etichettare con nome e data di esecuzione e riporre in luogo fresco e buio.

    CONSIGLIO: in base alla preparazione che sto sterilizzando in genere decido se lasciare i vasi nell’acqua bollente, garantendo un raffreddamento lento o se invece estrarre i vasi dall’acqua dopo aver rispettato i tempi di sterilizzazione/bollitura e riporli capovolti su un tagliere. Ad esempio, se si tratta di ricette dalla consistenza cremosa, come la passata di pomodori, una salsa dell’orto o i pomodorini al forno lascio i vasi in acqua, sottoponendoli ancora alla temperatura elevata. Se invece la ricetta che sto eseguendo e’ a base di frutta sciroppata o  una giardiniera di verdure, preferisco estrarre i vasi per favorire il raffreddamento più rapido. In questo modo fermo la cottura e non altero la consistenza del prodotto.

    Non mi resta che augurarvi buone ricette, sperando di avervi dato consigli utili. Grazie.

    Pomodorini al forno con origano di Sicilia

  • sabrina
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  • Sono una grande appassionata di pomodori e come già detto, il momento della scelta delle piante dell’orto e’ sempre di cruciale importanza.

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    Sono una grande appassionata di pomodori e come già detto, il momento della scelta delle piante dell’orto e’ sempre di cruciale importanza. Continue reading “Pomodorini al forno con origano di Sicilia”